Parte da Tione il confronto sul futuro dell'acqua in Trentino.
Non è un caso che sia Tione il luogo prescelto per un dibattito pubblico alla presenza dell'assessore Gilmozzi - proponente di due articoli (il 22 e 23) inseriti nelle finanziaria della PAT del 2011 - che ufficialmente vorrebbe arginare l’applicazione nel nostro territorio della Legge Ronchi (parte della quale entrerà in vigore già con la fine di quest’anno) ma che in realtà, avvallando forme di Spa miste o a totale capitale pubblico, accelererebbe la privatizzazione dei servizio idrici in Trentino.
A Tione infatti resiste l'unica Azienda Speciale presente in Trentino, un soggetto pubblico legato all’ente territoriale di riferimento cui spetta il potere di direttiva e di vigilanza (indicazione di obiettivi, approvazione dei programmi, nomina degli organi, approvazione delle tariffe). In altre parole l’Azienda Speciale - se riempita costantemente dalla partecipazione dei cittadini – può essere considerata un’entità per la “pratica del comune” e perciò è molto diversa dalle società di capitali che Gilmozzi vorrebbe veder nascere. Queste, anche se di proprietà al 100% degli enti locali, sono soggetti formalmente privati, operano secondo le regole del diritto societario, hanno l’obbligo di ricercare profitti di mercato, non ammettono controlli politici ed amministrativi sul proprio operato, fanno partecipare i rappresentanti degli enti pubblici alla vita societaria solo attraverso le inefficaci presenze nei consigli di amministrazione.
Di tutto questo e in preparazione della mobilitazione del 4 dicembre si disctuerà dalle 20.30 alla Sala delle Comunità di Valle di Tione.
Non è un caso che sia Tione il luogo prescelto per un dibattito pubblico alla presenza dell'assessore Gilmozzi - proponente di due articoli (il 22 e 23) inseriti nelle finanziaria della PAT del 2011 - che ufficialmente vorrebbe arginare l’applicazione nel nostro territorio della Legge Ronchi (parte della quale entrerà in vigore già con la fine di quest’anno) ma che in realtà, avvallando forme di Spa miste o a totale capitale pubblico, accelererebbe la privatizzazione dei servizio idrici in Trentino.
A Tione infatti resiste l'unica Azienda Speciale presente in Trentino, un soggetto pubblico legato all’ente territoriale di riferimento cui spetta il potere di direttiva e di vigilanza (indicazione di obiettivi, approvazione dei programmi, nomina degli organi, approvazione delle tariffe). In altre parole l’Azienda Speciale - se riempita costantemente dalla partecipazione dei cittadini – può essere considerata un’entità per la “pratica del comune” e perciò è molto diversa dalle società di capitali che Gilmozzi vorrebbe veder nascere. Queste, anche se di proprietà al 100% degli enti locali, sono soggetti formalmente privati, operano secondo le regole del diritto societario, hanno l’obbligo di ricercare profitti di mercato, non ammettono controlli politici ed amministrativi sul proprio operato, fanno partecipare i rappresentanti degli enti pubblici alla vita societaria solo attraverso le inefficaci presenze nei consigli di amministrazione.
Di tutto questo e in preparazione della mobilitazione del 4 dicembre si disctuerà dalle 20.30 alla Sala delle Comunità di Valle di Tione.
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