31.1.11

Mineracqua sanzionata per pubblicità ingannevole


In merito all'articolo pubblicato sulla protesta dei produttori di minerale contro i contributi per filtri e gasificatori tengo a segnalare che Mineracqua è stata sanzionata per il messaggio pubblicitario ingannevole “Acqua minerale. Molto più che potabile”.
La rivista Altreconomia ha potuto visionare in anteprima la pronuncia del Giurì (la decisione è stata presa a fine novembre 2010, ma la sentenza non è stata ancora pubblicata). Tutte le informazioni sul sito altreconomia.it.

Poiché la pubblicità si chiude con la frase “Da un'informazione trasparente nascono scelte libere”, il Giurì ha ritenuto opportuno censurare anche il metodo utilizzato da Mineracqua, secondo la quale la pubblicità era una forma di contro informazione necessaria per pareggiare il conto con le campagne che la rivista Altreconomia e associazioni libere “hanno promosso verso i cittadini il consumo di acqua potabile a discapito della minerale imbottigliata”.

Per gli enti locali e per i cittadini (non solo consumatori) rimane la scelta di preferire l'acqua fresca e salubre del rubinetto e riflettere sul fatto che trarre profitti dal bene acqua significa ingannare la società. Questa coscienza si è diffusa anche sul principio della gestione del servizio idrico con presenza di soggetti privati su cui vertono i due quesiti approvati dalla Corte Costituzionale e presentati dal composito Forum dei Movimenti per l'Acqua. Costruire consenso sull'acqua bene comune e partecipato è ricostruire la nostra democrazia.

Andrea Trentini - gruppo NonSoloAcqua Rovereto

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31 gen 2011 - tratto dal quotidiano 'Trentino'

In Trentino scoppia la guerra dell'acqua
I produttori di minerale contro i contributi per filtri e gasificatori

di Ubaldo Cordellini

TRENTO. Scoppia la guerra dell'acqua. E' bastato un disegno di legge firmato da Mauro Ottobre che prevede incentivi e contributi per chi installa apparecchiature per filtrare e gassificare l'acqua del rubinetto per scatenare la lobby delle minerali. Da Roma si è scomodato addirittura il presidente dei produttori di acqua minerale che ha intimato a Ottobre di modificare la sua proposta. Il disegno di legge di Ottobre prevede, tra le altre cose, che la Provincia stanzi 100 mila euro all'anno per contributi a pubblici esercizi e privati che installino le apparecchiature per microfiltrare e gasificare l'acqua del rubinetto. L'obiettivo del disegno di legge è quello di tutelare l'ambiente riducendo l'inquinamento provocato dalle bottiglie in plastica delle acque minerali e dalle emissioni dei tir che trasportano l'acqua su e giù per il Trentino.
Ottobre parte dalla semplice constatazione che l'acqua in Trentino è di ottima qualità e, quindi, basterebbe un trattamento domestico per renderla ancora migliore e adatta anche ai palati più fini. La proposta di Ottobre, però, non è piaciuta all'avvocato Ettore Fortuna, presidente di Mineracqua, la Federazione italiana delle industrie delle acque minerali e delle bevande analcoliche. Fortuna ha scritto a Ottobre sostenendo che lo stanziamento di 100 mila euro a favore degli esercenti che acquistino macchinari per microfiltrare e gasificare l'acqua della rete idrica viola i principi di libera concorrenza sanciti dal Trattato dell'Unione europea.
Per il presidente di Mineracqua «l'erogazione di sovvenzioni pubbliche a favore dell'acquisto di macchinari per microfiltrare l'acqua della rete idrica dà luogo a un'evidente alterazione del confronto concorrenziale tra quest'ultima e l'acqua minerale e, dunque, risulta incompatibile con le norme dell'Unione europea». Fortuna aggiunge anche che, a suo giudizio, i trattamenti di microfiltrazione non migliorano la qualità dell'acqua della rete, ma anzi la privano di alcuni elementi indispensabili come il calcio e lo iodio.
Infine, per Fortuna, l'acqua privata del cloro deve essere consumata entro poche ore perché, altrimenti, rischia di essere contaminata. Ottobre, però, non ci sta e ha risposto per le rime al presidente della Federazione dei produttori delle acque minerali: «Il disegno di legge da me firmato non favorisce altre aziende, ma semplicemente a tutelare la salute dei cittadini eliminando l'inquinamento prodotto dal trasporto e dalle bottiglie di plastica che vengono disperse nell'ambiente dopo il consumo».
Per il consigliere provinciale del Patt, il problema sollevato dal disegno di legge è tutt'altro che commerciale: «Stiamo parlando di una norma che vuole educare la popolazione a inquinare meno e a rispettare l'ambiente. Nessuno può convicerci che sia corretto e sano importare acqua da altre regioni facendo fare migliaia di chilometri a camion inquinanti». Ottobre dà atto a Fortuna di essere portatore di legittimi interessi, ma spiega anche che l'interesse pubblico sia superiore.

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si scrive Acqua, si legge Democrazia

14.1.11

Sì della Consulta, la parola ai cittadini

La Corte Costituzionale ha ammesso due quesiti referendari proposti dai movimenti per l'acqua. A primavera gli uomini e le donne di questo paese decideranno su un bene essenziale. La vittoria dei “sì” porterà ad invertire la rotta sulla gestione dei servizi idrici e più in generale su tutti i beni comuni.

Attendiamo le motivazione della Consulta sulla mancata ammissione del restante quesito (quesito n. 2), ma è già chiaro che questa decisione nulla toglie alla battaglia per la ripubblicizzazione dell'acqua e che rimane intatta la forte valenza politica dei referendum.

Il Comitato Promotore oggi più che mai esige un immediato provvedimento di moratoria sulle scadenze del Decreto Ronchi e sull'abrogazione degli AATO, un necessario atto di democrazia perché a decidere sull'acqua siano davvero gli italiani.

Il Comitato Promotore attiverà tutti i contatti istituzionali necessari per chiedere che la data del voto referendario coincida con quella delle elezioni amministrative della prossima primavera.

Da oggi inizia l'ultima tappa, siamo sicuri che le migliori energie di questo paese non si tireranno indietro.

Roma, 12 gennaio 2011


13.1.11

Autofinanziamento, si parte. Attiviamoci!

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Autofinanziamento, si parte. Attiviamoci!

Salve a tutti/e,
come sapete dal 4 Dicembre è ufficialmente partita la campagna di autofinanziamento del percorso referendario per la ripubblicizzazione dell'acqua. Per questo è stato attivato un nuovo sito: www.referendumacqua.it

Troverete una serie di materiali che aiuteranno tutti nel raccontare e spiegare perchè abbiamo fatto questa scelta, quali sono le possibilità per sostenere la campagna referendaria e tutti gli strumenti per farlo. Li potrete scaricare da questo link:
http://www.referendumacqua.it/unisciti-a-noi.html
Dunque troverete materiali grafici (manifesti 50x70 cm, cartoline 10x15 cm e adesivi preparati su un A4 da tagliare) una brochure informativa in A4 e un vademecum con le domande più frequenti (in formato PDF).

Come immaginate la parte economica della nostra avventura è molto ridotta rispetto ai mezzi che i privatizzatori possono mettere in campo, per questo diviene importante, come l'aria per chi corre una maratona, ma anche un messaggio politico di forte impatto: riuscire ad essere indipendenti ed autonomi nella pratica dei nostri obiettivi, riuscire dal basso a sostenere le nostre idee.

Nel prossimo mese, e fino al 5/6 Febbraio (quando daremo vita a decine di banchetti in tutta Italia), chiediamo a tutti i comitati di lavorare nelle proprie relazioni per far si che, in ogni regione (le quote le trovate in allegato), ci siano sottoscrizioni collettive di almeno 100 euro. Abbiamo immaginato un obiettivo di raccolta di 150.000 euro che vuol dire 1500 quote divise per ogni regione in relazione alla popolazione per poter attivare da subito il nostro meccanismo, per non farci trovare impreparati rispetto alle iniziative che dovremo organizzare dall'inizio di Gennaio e per far si che le reti intorno a noi si attivino, da subito, in tutta Italia.

Che vuol dire sottoscrizioni collettive? Che circoli culturali, di partito, associazioni (grandi o piccole), gruppi di amici o di parenti, o tutto quello che la vostra fantasia riesce ad ipotizzare, si attivino e sostengano la nostra campagna.
Per questo chiediamo a tutti/e il massimo impegno nei prossimi mesi per far vincere ancora una volta il movimento per l'acqua!

12.1.11

In attesa della decisione della Corte Costituzionale sui referendum

Mercoledì 12 gennaio la Corte Costituzionale si riunisce in Camera di Consiglio per discutere l'ammissibilità dei questiti referendari. Si tratta di una tappa fondamentale del percorso referendario e per la ripubblicizzazione dei servizi idrici. La Consulta si dovrà pronunciare ufficialmente entro il 10 febbraio 2011.

I promotori dei tre quesiti referendari stanno, intanto continuando la campagna per una moratoria reale dei processi di privatizzazione finchè il referendum non dia la possibilità a tutti di esprimersi sulla gestione dell'acqua.

Se non hai ancora firmato puoi farlo sottoscrivendo l'appello.

I Promotori del referendum si stanno già mobilitando per preparasi asostenere la campagna referendaria.

Per approfondimenti e dare il tuo sostegno ai referendum.

NON FARTI PORTARE VIA L'ACQUA

Partiti multinazionali, banche e i soliti imprenditori con gli agganci giusti stanno mettendo le mani sulle aziende pubbliche dell'acqua e sui rubinetti di milioni d’italiani. Fra questi potresti esserci anche tu.

Da anni, una grande coalizione sociale e cittadina cerca, invece, di difendere la gestione pubblica dell'acqua promuovendo il controllo e la partecipazione diretta dei cittadini alle decisioni su un bene comune di vitale importanza.

Il governo da un anno ha varato una norma che obbliga le aziende pubbliche a dismettere buona parte del loro capitale a favore dei privati entro il 2011. Contro questa legge abbiamo promosso 3 referendum e raccolto 1,4 milioni di firme per ciascuno di essi (record della storia repubblicana). Ora vogliamo che tutti i cittadini si possano esprimere e votare.

Aiutaci a sostenere la campagna referendaria, a informare tutti gli italiani del pericolo che corrono e del modo per fermarli.