25.6.09

Besenello dice "no" a Tav e dighe

Perplessità su infiltrazioni e sull’impatto ambientale

BESENELLO - Né Tav, né dighe sull'Adige. Il consiglio comunale, unito come raramente succede, all'unanimità ha bocciato sia il mega progetto provinciale dell'alta velocità ferroviaria - in concreto, una nuova ferrovia che scende lungo tutta la valle dell'Adige, per il 90 per cento in galleria, costo stimato 2,7 miliardi di euro - sia la riedizione dei celebri «salti nell'Adige», già stralciati negli anni Novanta: due dighe a scopo idroelettrico (una tra Volano e Pomarolo, l'altra nel Comune di Besenello) proposte in concorrenza da Aquafil Power e Dolomiti Energia. «Pur essendo favorevole al trasferimento del trasporto merci da gomma a rotaia - si legge nel testo della delibera sulla Tav, condivisa da tutto il consiglio - l'amministrazione comunale rileva troppe incertezze tecniche che non permettono di esprimere un parere favorevole. Nella relazione idrogeologica si evidenziano, infatti, molti problemi legati alla possibilità di intercettazione delle falde acquifere che alimentano gli acquedotti». Gli altri elementi critici rilevati dal consiglio sono gli scavi, lo stoccaggio dell'enorme quantità di materiale di risulta e il suo trasporto, che impegnerebbe le strade per anni e anni, congestionandole. Infine, i cantieri, che «occuperebbero elevate porzioni di terreno agricolo, con perdita di produzione e deturpamento del paesaggio».
Per quanto riguarda le dighe sull'Adige, la situazione è diversa, ma l'esito lo stesso. Il Comune, infatti, è chiamato a valutare, preventivamente all'attivazione del procedimento amministrativo di concessione di nuove derivazioni d'acqua a scopo idroelettrico (chieste da Aquafil Power e da Dolomiti Energia), se sussistono prevalenti interessi pubblici ad un diverso uso delle acque rispetto a quello idroelettrico, o un prevalente interesse ambientale incompatibile con la derivazione. «All'interno del progetto di Agenda 21 Locale "L'area tra due città" - dice la delibera - che ha coinvolto i comuni di Aldeno, Besenello, Calliano, Nomi e Volano e le circoscrizioni di Mattarello e Ravina-Romagnano, sono state individuate delle azioni da realizzare nell'area interessata dalle opere di derivazione».
La delibera fa qui riferimento, in particolare, a due distinti progetti: uno per realizzare un parco fluviale lungo l'Adige, l'altro per recuperare la navigabilità del fiume, storicamente presente, a scopi turistici: «Il progetto delle dighe sul fiume Adige contrasta in modo molto evidente con quanto individuato nel Piano di azione del progetto di Agenda 21 Locale - dice chiaro il consiglio comunale - che costituisce un documento di programmazione condiviso fra più amministrazioni. Si ritiene pertanto di non condividere i progetti presentati».
«Sono contenta di aver trovato la massima condivisione del consiglio su temi di questa rilevanza - commenta il sindaco Carmen Manfrini - anche perché, diversamente, la nostra comunità sarebbe disorientata. Sul tema delle grandi infrastrutture occorre comunicare un senso di sicurezza, mentre questi progetti avrebbero un impatto grave sull'ambiente della Vallagarina».

di Michele Comper

Fonte: l'Adige del 24 giugno '09

20.6.09

Altissimo: La terza commisione della Provincia boccia la centrale

fonte: l'Adige del 20.06.2009

Per conoscere il punto di vista della Giunta provinciale in merito al progetto di costruzione di un impianto di «riqualificazione energetica» che prevede il pompaggio e la raccolta delle acque del lago di Garda sul Monte Altissimo da cui poi ricadrebbero in galleria nel Benaco, la terza commissione del Consiglio presieduta da Roberto Bombarda ha ascoltato ieri l'assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti Alberto Pacher.
Questi ha ricordato che il progetto, depositato il 19 novembre 2008 dalla Eva Energie Valsabbia spa, è attualmente all'esame tecnico preliminare del Servizio utilizzazione acque pubbliche della Provincia, la cui verifica ha lo scopo di stabilirne l'ammissibilità alla successiva fase di Valutazione di impatto ambientale. Se l'istruttoria darà esito positivo il progetto sarà sottoposto all'esame del comune di Nago-Torbole, delle altre amministrazioni interessate, della Provincia e delle Regioni i cui territori sono bagnati dalle acque del lago.
«Per questo l'esecutivo non ha ancora espresso alcun parere anche se - ha assicurato Pacher - terremo conto delle preoccupazioni già manifestate dal comune di Riva del Garda e soprattutto dall'associazionismo. Per questo l'attuale fase istruttoria sarà svolta con particolare serietà».
Tutte di segno negativo le considerazioni dei consiglieri. «Sono sconcertato - ha esordito Nerio Giovanazzi - perché si parla di un'opera colossale come se si trattasse di una passerella.
Conosciamo il progetto dai giornali, ma non sappiamo nulla del rapporto costi-benefici, dell'utilità futura di un impianto che fra qualche anno potrebbe risultare tecnologicamente superato e neppure del pesante impatto ambientale in un'area di grande pregio naturalistico come questa». Michele Nardelli del Pd ha rammentato la posizione nettamente sfavorevole alla realizzazione di questo e altri simili impianti già espressa dal Consiglio provinciale con l'approvazione di un ordine del giorno collegato alla finanziaria. Il dispositivo impegna la Giunta a valutare preventivamente le istanze di concessione relative ad impianti di accumulo mediante pompaggio, per salvaguardare l'interesse pubblico, e a garantire il coinvolgimento delle comunità locali. Intanto è nato un comitato di cittadini contrario a questo progetto. Giorgio Leonardi (Pdl) ha chiesto più informazioni perché l'opera «non sembra rispettosa del nostro ambiente naturale».
Al termine del dibattito l'assessore Pacher si è impegnato a riferire alla Giunta «il senso di questa discussione» e ha precisato che se del progetto è stata investita la Provincia prima dei comuni ciò è dovuto all'osservanza dell'attuale normativa, rispetto alla quale «il Consiglio provinciale ha sempre la possibilità di apportare modifiche».
Ha anche precisato che «è difficile legare l'utilizzo del bene acqua solo all'ente pubblico».

Vedi anche:
Nasce il comitato S.O.S. Altissimo

4.6.09

Giornata in difesa dell’acqua: Due appuntamenti di approfondimento tra locale e globale

Giovedì 4 Giugno 2009

- ore 17:30
Sala degli affreschi, Biblioteca Comunale - Via Roma n. 55

Acqua Pubblica o Privata?
...dal Forum di Istanbul all’esperienza trentina.

Il report dal Forum Internazionale sull’acqua che si è svolto a Istanbul in marzo, la legge di iniziativa popolare proposta dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e infine il caso Trentino con Dolomiti Energia Spa.

Interverranno:

Tommaso Fattori - Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

Rosario Lembo - Comitato Italiano del Contratto sull’Acqua

Matteo Frisinghelli - Resp. servizio idrico di Dolomiti Energia SpA

Modera Guido Zolezzi - ISF Trento e Ricercatore presso la Facoltà di Ingegneria

Organizza:
Ingegneria Senza Frontiere Trento


- ore 20.30
nella Sala Rosa del Palazzo della Regione, piazza Dante

Pueblos
Gli indigeni Nahuatl del Morelos messicano in difesa dell’Aria, dell’Acqua e della Terra

Testimonianza della lotta delle comunità indigene del Morelos in difesa della gestione ancestrale dei loro territori

con la partecipazione di:

Saul Roque, Taita - Capo Spirituale Nauhati di Xoxocotla, paese natale di Zapata

Fernanda Robinson - Fotografa brasiliana, studiosa di culture indigene mesoamericane, produttore esecutiva del film

Francesco Taboada Tabone - Regista messicano del film documentario "13 puebos en defensa del agua, el aire y la tierra"

Proiezione del pluripremiato film-documentario:
"13 puebos en defensa del agua, el aire y la tierra"

Dalla cittadina natale dello storico rivoluzionario arriverà Saul Roque, capo spirituale della stessa Xoxocotla.
Il film - documentario che li ha resi famosi nel mondo, il pluripremiato “13 Pueblos in difesa dell’acqua, dell’aria e della terra”, per la prima volta in versione italiana, verrà commentato dallo stesso regista, il messicano Francesco Tabone, e dalla produttrice, la brasiliana Fernanda Robinson.
Eredi dei Tlahuicas, Xochimilcas e di altre popolazioni millenarie. Eredi delle lotte di resistenza contro la Colonia e della Rivoluzione Messicana. Discendenti di Emiliano Zapata e Ruben Jaramillo le popolazioni indigene del Morelos stanno continuando le loro "altre" rivoluzioni.

Organizza:
Associazione Yaku

Aderiscono alla giornata: Associazione Ya Basta, Associazione Yaku, Filo Rosso, ISF Trento, Officina Ambiente , Patapunfete, TrentoAttiva