31.5.11

Spot referendum acqua pubblica

La Visione dell'Acqua, report dalla passeggiata in Val di Fumo

Domani a Taio in val di Non, in Trentino, la presentazione assieme al Centro Formazione alla Solidarietà. Mentre ieri spiritualità e lotta si sono fuse con la bellezza della Val di Fumo ed il ghiacciaio più grande d'Italia, l'Adamello.

Ieri, domenica 29 maggio, con una splendida passeggiata in Val di Fumo, alta Valle del Chiese, si è sancita l'alleanza per la difesa delle Alpi e dei suoi ghiacciai. In vista del referendum acqua bene comune. Per un ragionamento comune che punti a sensibilizzare le persone ad andare a votare i prossimi 12 e 13 giugno. Ma anche ad andare oltre.

Almeno un centinaio di persone hanno risposto all'appello organizzativo che ha visto mettersi insieme all'associazione Yaku, il gruppo ABC Valli Giudicarie, la SAT, l'Ente Parco Adamello Brenta e le attivissime SAT locali, fra cui quella di Daone e quella del Chiese. La SAT, che con un documento importante e forte, ha deciso di appoggiare ufficialemnte la difesa dell'acqua come bene comune. (leggi il documento su http://www.sat.tn.it/).

Yaku, che accompagnava la delegazione di colombiani composta da Danilo Urrea dell'organizzazione per i diritti umani ed ambientali Censat e dallo sciamano del Popolo Uwa Berito Cobaria, ha presentato la sera prima a Storo il libro "La visione dell'acqua " [ed Nova Delphi], che traccia una linea blu fra la cosmogonia andina e l'Italia dei beni comuni, ed il video "De aguas somos". E dove il documento SAT è stato letto ufficialmente.

La domenica, illuminata dal sole e dai canti di Berito, ha visto i tanti partecipanti indossare le bandiere blu per il referendum acqua bene comune e risalire il fiume Chiese verso il Carè Alto. Soste esplicative, che raccontavano di poesie e della storia del luogo, per terminare in una conferenza all'aperto, poco sotto il rifugio Val di Fumo.

Dove la storia del popolo andino degli Uwa, in lotta per difendere la propria cultura e la propria integrità, si è fusa con la difesa dei nostri ghiacciai, con le riflessioni sull'idroelettrico e le dighe, e sulla questione delle dighe a livello internazionale, in particolare in Colombia. Un paese dove le dighe, assieme alle miniere e alla coltivazione intensiva di agrocombustibili, creano altri milioni di sfollati. Che si aggiungono a quelli del paramilitarismo.

Yaku ha anche annunciato il progetto di un trekking internaizonale per difendere il Cocuy, ghiacciaio sacro agli Uwa,che l'allargamento del Parco nazionale vorrebbe loro togliere. per costruire una funivia, implementare l'ecoturismo. Di fatto, sondare quanta acqua, rame, oro, minerali, possa essere di fatto sfruttato.

guarda le foto

Prossimo appuntamento a Taio (Trento) assieme al Centro Formazione per la Solidarietà

Martedì 31 maggio ore 20,30
Auditorium comunale
Via Barbacovi 4

Intervengono:

Berito Cobaria, sciamano rituale popolo U’wa
Danilo Urrea, movimenti colombiani in difesa dell’acqua
Gianco Zueneli, Comitato ABC Val di Non
Francesca Caprini, associazione Yaku, Coordinamento trentino “2 Sì per l’acqua pubblica”

Presentazione del libro “La Visone dell’Acqua”

Anteprima del documentario “De Agua Somos”

Promuovono:
ass.ne Aca de Vita, ass.ne Goccia Solidale, ass.ne Yaku

In collaborazione con:
Assessorato alla cultura del Comune di Tajo, Centro per la formazione alla solidarietà internazionale della Pat.

Alle ore 18,30 la delegazione Colombiana incontrerà presso il comune di Tassullo, i rappresentanti istituzionali dei Comuni di Tassullo, Clès, Tuenno e Flavon. Un incontro che vuole tessere e consolidare legami culturali e di amicizia tra i Comuni trentini e il Popolo U’wa. In particolare sarà presentato il progetto Ambaya, un processo di rafforzamento delle donne del popolo U’wa attraverso lo sviluppo della microimpresa femminile per la realizzazione di prodotti artigianali tradizionali.

Info: www.yaku.eu

28.5.11

Sabato 28 e domenica 29 serata a Storo e camminata in Val di Fumo



La visione dell'acqua
Un viaggio dalla cosmogonia andina all'Italia dei beni comuni

Sabato 28 maggio alle ore 20.30 a Storo
nella sala Riunioni presso il Comune

presentazione del libro 
"La visione dell'acqua" 
e del video
"De agua somos"



Domenica 29 maggio 
Camminata in Val di Fumo
partenza ore 10 da Malga Bissina
Riflessioni sull'acqua nelle soste lungo il cammino


Con
Berito Kobaria - Sciamano del popolo UWA
Danilo Urrea - CENSAT Agua Viva e movimenti latino-americani per la difesa dell'acqua
Francesca Caprini - Associazione Yaku
Rappresentanti della SAT


Promuove
Yaku 
con la collaborazione di 
Circolo ACLI di Storo
Oratorio di Storo
SAT di Storo, Pieve di Bono, Daone, Bondo Breguzzo
Comitato Acqua Bene Comune Giudicarie

20.5.11

Reclaim our water! Reclaim our spaces! Sociologia martedì 24 maggio

FACOLTA' DI SOCIOLOGIA
NEL CORTILETTO INTERNO (INGRESSO DA VIA ROSMINI)

festa a sostegno del referendum sull'acqua pubblica e in difesa degli spazi universitari autogestiti.

DALLE 19.00 concerto di Bob and the Apple 
Fan Chaabi Quintet
dj set trash
dj set dubstep/ d'n'b

saranno presenti banchetti del comitato referendario contro la privatizzazione dell'acqua, ass. cinema jenin, rete contro i fascismi, collettivo universitario TrentoAnomala.

12 13 tutti a votare contro nucleare e privatizzazione dei beni comuni!

SARÀ POSSIBILE ISCRIVERSI COME RAPPRESENTANTI DI SEGGIO PER I FUORI SEDE CHE VOGLIONO VOTARE A TRENTO PER IL REFERENDUM...MANDA UNA MAIL A trentoanomala@gmail.com
per info: http://www.ateneinrivolta.org/rivolta/come-votare

ORGANIZZA collettivo universitario TrentoAnomala
trentoanomala@gmail.com

11.5.11

L'inutilità dell'Authority sull'acqua




di Marco Bersani - Forum dell'Acqua Bene Comune




Se con l’inserimento, nel Decreto per lo Sviluppo, della normativa relativa all’istituzione dell’Authority per il servizio idrico, il Governo si proponeva di annullare o almeno depotenziare i referendum sull’acqua del prossimo 12 – 13 giugno, quantomeno si può dire che ha sbagliato i conti.

Nel metodo, perché nessun decreto legge può sostituire una richiesta di abrogazione referendaria, come più volte ha già sentenziato la Corte di Cassazione; nel merito, perché l’istituzione dell’Authority nulla a che fare con i quesiti referendari, che chiedono, rispettivamente, l’abrogazione del Decreto Ronchi (primo), ovvero dell’obbligo di messa a gara della gestione del servizio idrico e l’abrogazione, dalla determinazione della tariffa, della parte relativa alla remunerazione del capitale investito (secondo), ovvero dei profitti per il gestore garantiti in tariffa.

Poiché tuttavia l’istituzione dell’Authority –indipendentemente dalla vicenda referendaria- ha raccolto pareri favorevoli non solo nella maggioranza di governo, occorre avanzare alcune riflessioni sull’utilità e la funzionalità della stessa.
In primo luogo, occorre dire che, dal testo governativo, l’Authority istituita viene a sostituire l’attuale Commissione di Vigilanza sulle risorse idriche (Com. Vi. Ri.) con un semplice allargamento di alcune competenze e possibilità sanzionatorie, ovvero appare più come un’operazione di maquillage, senza alcuna incisività sostanziale.

Ma serve davvero un’Authority? Ed è sufficiente a garantire i diritti dei cittadini?
L’Authority è un’istituzione regolativa della libera concorrenza, ovvero presuppone l’esistenza di un mercato attivo che abbisogni di regole e di controlli.
Peccato che, per quanto riguarda il servizio idrico, si sia in presenza di un monopolio naturale –per ogni territorio passa uno e un solo acquedotto- e che dunque l’unica alternativa possibile sia fra la gestione pubblica o privatistica dello stesso.

Se per ogni territorio esiste un unico gestore per diversi decenni, questo significa che non si sarà mai in presenza di alcun mercato concorrenziale e che, di conseguenza, non serve alcuna autorità di regolazione.

Ma l’Authority serve –dicono i suoi fautori- perché il pubblico non è in grado di controllare. Interessante, in questo caso, la tautologia che si viene a creare : non si capisce infatti perché un pubblico considerato incapace dovrebbe produrre un’autorità efficiente e, viceversa, perché un pubblico considerato efficiente dovrebbe aver bisogno di un’autorità che ne faccia le veci.

Da qualunque punto la si affronti, la risposta è di conseguenza una sola.
La consegna dell’acqua al mercato trasforma il servizio idrico in servizio la cui unica finalità è la redditività, con tutte le conseguenze conosciute in termini di aumento delle tariffe, riduzione degli investimenti e peggioramento della qualità del servizio; da questo punto di vista, nessuna Authority può modificarne la natura, unicamente tesa alla produzione di profitti.

Se invece, così come chiede la grandissima coalizione sociale che ha promosso i referendum, si pensa che il servizio idrico debba essere un servizio pubblico orientato a garantire un bene comune e un diritto umano universale, l’unica strada percorribile è quella della sottrazione dello stesso alle regole del mercato e la sua consegna alla gestione partecipativa delle comunità locali. Ovvero all’unica autorità efficace, perché orientata alla conservazione della risorsa per la presente e per le future generazioni.

10.5.11

Venerdì 13 maggio ore 20: Serata informativa a Sant'Orsola Terme

Voci a difesa dei Referendum: venerdì 13 maggio dalle ore 17.00 alle 19.00 a Rovereto


Voci a difesa dei Referendum

venerdì 13 maggio - dalle ore 17.00 alle 19.00 - Piazza Loreto - Rovereto

Referendum Point su acqua, nucleare, legittimo impedimeno

Ritrovo promosso dal movimento femminile 'Se non ora quando?' e dal Comitato vallagarina '2 Si per l'Acqua Bene Comune'


Autorità per l'acqua ennesima farsa per delegittimare il voto popolare

Il Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune apprende dalle dichiarazioni odierne del Ministro Tremonti l'intenzione di inserire nel decreto legge per lo Sviluppo Economico un provvedimento istitutivo dell'Autorità per l'acqua. È palese il tentativo di depotenziare i referendum contro la privatizzazione dei servizi idrici del prossimo giugno. A Governo e maggioranza diciamo chiaramente che tanto dal punto di vista del metodo, quanto da quello del merito anche questo tentativo si rivelerà per quello che è: una farsa ideata al solo scopo di delegittimare il voto popolare. Il re è ancora una volta nudo: si richiama al popolo ad ogni occasione ma fugge a gambe levate quando il popolo può davvero pronunciarsi su temi essenziali per la vita e la società. Anche questa volta non ci riusciranno, il 12 e il 13 giugno tutte e tutti a votare per l'acqua bene comune.

http://www.referendumacqua.it

4.5.11

Partecipazione sciopero generale CGIL del 06 Maggio


Venerdì 6 maggio ore 9.00 piazza Duomo
corteo con i lavoratori, gli studenti, gli attivisti e i comitati a difesa dei beni comuni
 

Siamo convinti che la straordinaria mobilitazione dal basso che ha permesso la raccolta di oltre un 1.400.000 firme a sostegno dei referendum per la ripubblicizzazione della gestione dell'acqua, così come l'ampia partecipazione alle mobilitazioni in difesa dell'istruzione, della ricerca e del lavoro, siano il segnale di un'importante capacità di resistenza e di proposta, che si muove verso un'alternativa al modello sociale ed economico vigente.
Per questo il popolo dell'acqua, mobilitato nell'ultima tappa della campagna referendaria per l'acqua bene comune, parteciperà allo sciopero generale indetto dalla CGIL per il 06 maggio e sarà a fianco dei lavoratori che manifesteranno in diverse città d'Italia, in un percorso che continua a vederci insieme in difesa dell'Acqua e dei Beni Comuni.



Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

3.5.11

Trailer di Acqua Bene Comune



TRAILER del dvd ACQUA BENE COMUNE di MARGINE OPERATIVO in distribuzione dal 12 maggio 2011.
-- www.margineoperativo.net --

Il video ACQUA BENE COMUNE realizzato da MARGINE
OPERATIVO racconta la storia e le ragioni della battaglia per l' acqua pubblica attraverso un montaggio che alterna e intreccia le grandi mobilitazioni nazionali (fino al 26 marzo 2011) con le iniziative territoriali, le voci e gli interventi degli attivisti dei movimenti per l' acqua con i dati che fotografano la situazione italiana e mondiale sul fronte delle risorse idriche.

Il documentario narra come in Italia l'importanza della questione acqua ha raggiunto nel tempo una forte consapevolezza sociale e una capillare diffusione territoriale, tanto da poter giocare la scommessa del referendum, aggregando culture ed esperienze differenti e facendo divenire la battaglia per l'acqua il paradigma di un altro modello di società.

Tra gli intervistati:
Rosario Lembo, Paolo Carsetti, Valter Bonan, Enza Amici, Margherita Ciervo, Stefano Rodotà, Alex Zanotelli, Erri De Luca, Paolo Rossi, Marco Bersani,Vilma Mazza, Gianni Rinaldini, Rosario Trefiletti

Crediti:
un video di Margine Operativo
ideazione Pako Graziani -- Alessandra Ferraro
regia - riprese -- montaggio
Pako Graziani -- Alessandra Ferraro -- Diego Zerbini
grafica Lorenzo Sansonetti / Carta
videografica, authoring Federico Carra / Kiwido
galleria fotografica Simona Granati
produzione
Margine Operativo - Global Project - Associazione Ya Basta
in collaborazione con Carta
realizzato con il sostegno della Provincia di Roma

grazie:
al Forum Italiano dei Movimenti per l' Acqua
a tutti/e gli/le attivisti/e per l' Acqua Pubblica
ai contributi video di attivisti e videomaker che circolano liberamente in rete

il dvd ACQUA BENE COMUNE sostiene Progetto Agua para todos - Per l'accesso all' acqua potabile nella zona Selva - Giunta del Buongoverno La Realidad - Chiapas - Messico

www.margineoperativo.net