30.4.11

DAL SAN MARCO A TRENTO L'APPELLO ALLA DEMOCRAZIA E ALLA DIFESA DEI BENI COMUNI

Da Alex Zanotelli agli altri ospiti: cuori e menti in piazza!
Venerdì presidio e consegna della lettera contro lo scippo dei referendum al Commissario del Governo.

Durante la riuscita serata al San Marco “Acqua e nucleare, questioni di vita e di morte”, organizzata dal Comitato trentino “2sì per l’acqua bene comune”, una riflessione a tutto tondo su democrazia, ambiente e beni comuni. Il teatro al completo ha visto la cittadinanza trentina presente ed attiva sulle tematiche forti che i referendum vogliono affrontare: acqua, nucleare, ma anche controllo sociale e partecipazione. Con Alex Zanotelli, il presidente delle Acli Arrigo Dalfovo e l’astrofisico Luca Tornatore.

Arrigo Dalfovo: Trentino bello ma fragile. Segnato da sempre dall’acqua, ed ora rischia di pensare all’acqua come un bene privato. E’questo il nostro Trentino? 1966, ultimo dei drammi antichi, l’alluvione. 1985, Stava. Il “lasciar fare” che ha fatto questo. Leggi ne abbiamo fatte molte, ma come mai nonostante questo la nostra terra è così disastrata? Perché è mancata la capacità di far capire che queste leggi sono parte della comunità. Ora ci vogliono propinare ancora cemento, ancora impianti di risalita, ancora strade. Che idee di futuro abbiamo? Le Acli vogliono uno stile di vita di cui si possa discutere tranquillamente. Perché non si può ridiscutere dell’inceneritore? Io lo dico: partecipazione per me vuol dire che quando è necessario si deve scendere in piazza. Ci vuole un reale processo conoscitivo e decisionale.
Penso ad Alex Langher che diceva, bisogna passare da verdi di testa a verdi di cuore. Dobbiamo passare tutti da cittadini di testa a cittadini di cuore.


Luca Tornatore: direi che è quasi una magia parlare in queste serate. Io sottoscriverei completamente quello detto da Dalfovo. Dieci anni fa eravamo nei Social Forum delle stesse cose. La magia è che storie diverse attorno ai beni comuni si sovrappongono usando le stesse parole.
Parlando di cuore: perché non posso decidere sul mio futuro sulla base dell’emotività? Noi non siamo mica vampiri. Voglio recuperare il mio essere umano. Noi vogliamo restare umani, per fare un saluto a Vik. Questa è la cifra della discussione sull’acqua o sul nucleare. Non i tecnicismi.
Serve energia per tutto, anche per poter cambiare e poter essere cittadini. Se c’è un controllo su questa possibilità, c’è anche sul “possibile”. Non si può far finta di non capire che un bene naturale non è immediatamente accessibile. L’organizzazione che serve per poter accedere a quel bene è un elemento costitutivo della democrazia, della cittadinanza.
Io sono un precario. La mia accessibilità è appena sufficiente per accedere ai servizi. Se io non posso fare diversamente, che responsabilità ho? Ma io voglio prendermi la responsabilità di gestire il mio territorio. Non è solo l’accesso, ma anche come usi un bene.
Se questo è all’ordine del giorno, la discussione dev’essere non come centralizzare di più l’energia, ma di come diffonderla di più. Ovvero, come rendere democratica l’energia. Un diritto e una responsabilità, che mi farebbe ridiscutere tutta l’organzzazione di un mondo, che è finito. Una crescita esponenziale infinita non esiste. Il dibattito su questo referendum è questo: poter discutere di tutto questo. Il nucleare parla anche di guerre, non solo di utilizzo civile. Vogliamo continuare a dare le chiavi del possibile ad una razionalità privata?
Siamo di fronte alla crisi ecologica più grave della Storia dell’uomo. Ci dicono che il nucleare è pulito, è sicuro, non finisce mai. Ma l’uranio non è infinito, e questo lo dicono le stesse lobby nucleariste. La UE dice che nel 2030 pur crescendo del 150% sui consumi energetici, potremmo risparmiare semplicemente cambiando i dispositivi (pari ad una dozzina di centrali nucleari).

Padre Alex: è bello sentire un presidente delle Acli dire quello che ha detto. Grazie davvero anche a Tornatore perché è bello sentire uno scienziato che dice quello che ha detto. Sono stato qui circa due anni fa e ho visto quante cose sono cambiate, anche partendo da quella stessa sera, con Oscar Olivera dalla Bolivia e compagni. Ci stiamo organizzando davvero tanto, anche qui in Trentino. Partecipano un sacco di giovani, e per fortuna. Perché noi abbiamo fatto questa bella frittata, consegnando a loro un mondo malato. Dobbiamo invece parlare ai giovani ed aiutarli a capire, perché è un momento epocale. Qui rischiamo il Pianeta, diventa fondamentale organizzarci dal basso, non aspettiamoci più nulla dall'alto, organizzandoci e reagendo. La bellezza di questo referendum sull’acqua è che è stato promosso dal basso, dalla cittadinanza attiva, che diventa per la prima volta soggetto politico (una volta D’Alema si era arrabbiato, quando l’ho detto ad una conferenza…). Stiamo facendo politica davvero. Ma cosa decidiamo noi veramente?
Cosa resta di comune in questo Comune, verrebbe da chiedere? Ci stanno esternalizzando tutto, svendendo tutto. Questo impegno sui beni comuni, partendo dall’acqua, che sentiamo dentro di noi, è fondamentale. Ma come abbiamo fatto ad arrivare a questo scempio, di privatizzare la Madre? C’è una crisi etica, morale, spirituale, mai vista. Citando i Padri della Chiesa, qual è la prima Bibbia che ci è stata data? E’ proprio il Pianeta. E quanto ci ha messo a farlo il Signore? Non ditemi 7 giorni…oltre 4 miliardi! Io sono missionario, lo sapete. La mia gente di Korogocho mi ha detto: và a convertire la tua tribù bianca. Pensiamo agli aymarà: loro quando vanno ad arare un campo, passano tutta la notte a piangere per il male che faranno alla terra. Noi siamo imbrigliati solo nell’idea del mercato. Ma abbiamo bisogno di altro. Voi che siete trentini, rimandate i vostri figli nei boschi a leggere le foglie degli alberi. Dobbiamo ritrovare la nostra spiritualità. L’oggetto del desiderio del mercato è diventato l’Oro Blu. Ed è usata in maniera sconsiderata. A Taio (in Val di Non, ndr) il sindaco mi ha detto che stanno scendendo sempre di più per trovare falde idriche. Abbiamo la lucidità di capire dove stiamo andando, dove ci sta portando questa logica? Abbiamo le multinazionali scatenate – Veolia, Suez e via dicendo, che hanno un fatturato pari al Pil di 50 stati poveri. In Trentino abbiamo acqua? Abbiamo acqua, abbiamo ghiacciai…occhio che l’acqua è una questione già militare. Pensate al Gange, che domani sarà asciutto, l’Hymalaya salterà. Capite bene quanto bisogna essere imbecilli ad andare a consegnare ai privati l’acqua in questo momento! Ma come avete fatto ad accettare quel traforo al Brennero che vi vogliono fare? 1300 metri cubi d’acqua al secondo sgorgheranno laddove faranno il buco.
Ci affidiamo agli esperti? In malora gli esperti, ci vuole il controllo sociale!


Una serata pensata ed organizzata dal Comitato Trentino “Due sì per l’acqua pubblica” del Trentino per un ragionamento collettivo sui beni comuni, ma che è andato molto più in là, a partire dallo scippo della democrazia che il Governo sta tentanto di perpetrare ai danni delle votazioni referendarie. Durante la serata è stata lanciata anche l’iniziativa del Comitato trentino 2 sì per l’Acqua Bene Comune, che ha dato appuntamento ai presenti al presidio sotto il Commissariato del Governo (alle ore 17.00) per chiedere, in contemporanea alle città di tutta Italia, il rispetto della democrazia, e della volontà dei cittadini di esprimersi con i referendum.


Comitato trentino 2sì per l’acqua pubblica

Trento, 28 aprile ’11

29.4.11

Giù le mani dai referendum! Entusiasmante serata al S. Marco

Oggi ore 17.00 a Trento presidio sotto il Commissariato del Governo.

Durante la riuscita serata al San Marco “Acqua e nucleare, questioni di vita e di morte”, organizzata dal Comitato trentino “2sì per l’acqua bene comune”, una riflessione a tutto tondo su democrazia, ambiente e beni comuni. Il teatro al completo ha visto la cittadinanza trentina presente ed attiva sulle tematiche forti che i referendum vogliono affrontare: acqua, nucleare, ma anche controllo sociale e partecipazione. Con Alex Zanotelli, il presidente delle Acli Arrigo Dalfovo e l’astrofisico Luca Tornatore.

Una serata pensata ed organizzata dal Comitato Trentino “Due sì per l’acqua pubblica” del Trentino per un ragionamento collettivo sui beni comuni, ma che è andato molto più in là, a partire dallo scippo della democrazia che il Governo sta tentanto di perpetrare ai danni delle votazioni referendarie. Durante la serata è stata lanciata anche l’iniziativa del Comitato trentino 2 sì per l’Acqua Bene Comune, che ha dato appuntamento ai presenti al presidio sotto il Commissariato del Governo (alle ore 17.00) per chiedere, in contemporanea alle città di tutta Italia, il rispetto della democrazia, e della volontà dei cittadini di esprimersi con i referendum.

28.4.11

Giovedì 28 aprile a Trento: Acqua & nucleare. Una questione di vita e di morte




Il comitato 2 Sì per l'acqua bene comune presenta

Giovedì 28 aprile, 20.30
Trento - Teatro San Marco

Acqua & Nucleare
Una questione di vita e di morte

Ne parliamo con

Padre Alex Zanotelli
Luca Tornatore (astrofisico - università di Trieste)
Arrigo Dalfovo (presidente Acli Trentine)

Modera

Walter Nicoletti (giornalista)

Introduce il comitato trentino 2 sì per l'acqua bene comune

27.4.11

Mercoledì 27 aprile a Tione con Alex Zanotelli


mercoledì 27 aprile 2011 - ore 20.30
presso il cinema comunale di Tione

Il Comitato Acqua Bene Comune Giudicarie
in collaborazione con la Scuola Musicale delle Giudicarie e con la Sat di Tione

invita all'incontro
* con Alex Zanotelli - missionario comboniano
* con la partecipazione dei Gruppi di "Solo... Danza!" della S.M.G. diretti dalla prof. Elisabetta Ghetti


info: acquabenecomune.giudicarie@gmail.com
sito internet: www.acquabenecomune.giudicarie.com
su facebook: comitato acqua bene comune delle valli giudicarie

21.4.11

FAQ: Il 12 e 13 Giugno si vota per i 2 referendum sull'acqua bene comune.


Per fermare la privatizzazione ed eliminare la possibilità di fare profitti sull'acqua bisogna votare 2 Si'!
Di seguito alcune delle domande più frequenti.

FAQ

I fuori sede possono votare? Come?
SI, i fuori sede, che siano studenti o lavoratori, possono votare se vengono nominati Rappresentanti dei promotori presso i seggi elettorali. Basta avere con se la propria tessera elettorale.
A breve sarà attivato un meccanismo di iscrizione on-line (www.acquabenecomune.org – www.referendumacqua.it) per poter segnalare la propria disponibilità a svolgere la funzione di rappresentante dei promotori in un determinato seggio. In questo modo chi vorrà potrà votare anche nel seggio segnalato anche se diverso da quello in cui si è iscritti. Successivamente coloro che hanno segnalato la propria disponibilità riceveranno una delega dai promotori.

Quanti sono i rappresentanti dei Promotori?

Per ogni sezione elettorale (e per ciascun quesito), possono essere nominati due rappresentanti, un titolare e un supplente. Quindi, come promotori dei 2 referendum sull'acqua, potremo nominarne 4.

I partiti possono avere i loro rappresentanti?
Si, i partiti presenti in Parlamento italiano o europeo hanno diritto ad avere i propri rappresentanti nei seggi per le votazioni referendarie.

Come funzionano i rimborsi di viaggio?
Per i viaggi degli elettori residenti in Italia, i biglietti ferroviari nominativi a tariffa ridotta sono rilasciati dietro esibizione della tessera elettorale e di un documento di identità (unicamente per il viaggio di andata è ammessa l'autocertificazione). I biglietti hanno un periodo di utilizzazione di venti giorni (stabilito per ogni consultazione) e devono essere convalidati prima di iniziare il viaggio di andata e quello di ritorno. Lo sconto è del 60%.
Per ulteriori informazioni su agevolazioni di viaggio è necessario attendere la pubblicazione della circolare del Ministero dell'Interno su tale materia.
Per i viaggi effettuati con il mezzo aereo sul territorio nazionale, e' riconosciuta agli elettori un'agevolazione per il viaggio di andata alla sede elettorale dove sono iscritti e ritorno, nella misura del 40 per cento del costo del biglietto. L'importo massimo rimborsabile non può essere superiore a 40 euro per il viaggio di andata e ritorno per ogni elettore.

Come è organizzato il voto per i non deambulanti?
Tali elettori sono ammessi a votare in qualsiasi sezione del Comune, previa esibizione della tessera elettorale e di un'attestazione medica, rilasciata dall'unità sanitaria locale ed attestante l'impedimento; in occasione delle elezioni i comuni sono tenuti ad organizzare, in base alla legge n. 104/1992, servizi di trasporto pubblico in modo da facilitare agli elettori handicappati il raggiungimento del seggio elettorale. Per informazioni rivolgersi al proprio comune di residenza. Le Asl, nei tre giorni precedenti la consultazione elettorale devono garantire la disponibilità di un adeguato numero di medici autorizzati per il rilascio dei certificati di accompagnamento e dell'attestazione medica prevista per gli elettori non deambulanti.

Come funziona il voto assistito?
Sono considerati elettori fisicamente impediti: i non vedenti; gli amputati alle mani; gli affetti da paralisi od altro impedimento di analoga gravità. Previa richiesta il comune dovrà segnalare la tessera elettorale e all'accesso al seggio si dovrà consentire l'accompagno. Questi elettori esercitano il diritto elettorale con l'aiuto di un elettore della propria famiglia, o, in mancanza con l'assistenza di un altro elettore che sia stato volontariamente scelto come accompagnatore, purché iscritto nelle liste elettorali di un qualsiasi Comune della Repubblica. Viceversa, quando il simbolo o codice non sia apposto nella tessera elettorale o l'impedimento non sia evidente, esso potrà essere dimostrato con un certificato medico che dev'essere rilasciato immediatamente e gratuitamente dal funzionario medico designato dai competenti organi della Asl.

Come vota chi è ricoverato o detenuto?
I detenuti aventi diritto al voto e i degenti ricoverati nei luoghi di cura possono votare nel luogo di detenzione o di cura, previa richiesta al Sindaco del Comune di residenza di essere iscritti nelle apposite liste elettorali entro e non oltre il terzo giorno antecedente la data della votazione.
Come funziona il voto a domicilio per elettori collegati a macchine vitali o intrasportabili?
Gli elettori affetti da gravi infermità, tali da impedirne l'allontanamento dall'abitazione in cui dimorano e gli elettori che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali sono ammessi al voto nella loro dimora. Gli elettori in queste condizioni, per poter votare presso il loro domicilio, devono averne fatta apposita domanda tra il 40° entro il 20° giorno antecedente quello della votazione (tra martedì 3 maggio a lunedì 23 maggio 2011) al Sindaco del Comune in cui sono iscritti a votare. Nella richiesta, andrà indicato l'indirizzo, anche qualora tale dimora sia ubicata presso un comune diverso da quello nelle cui liste elettorali sono iscritti.

Ricordati la tessera elettorale!
Ricordati che per votare è necessario avere con se la tessera elettorale. Se l'hai smarrita o l'hai completata puoi farne richiesta all'ufficio elettorale. Allo scopo di rilasciare, previa annotazione in apposito registro, le tessere elettorali non consegnate o i duplicati delle tessere in caso di deterioramento, smarrimento o furto dell'originale, l'Ufficio elettorale comunale resta aperto: da martedì 7 giugno a sabato 11 giugno, dalle ore 9 alle ore 19; domenica 12 giugno dalle ore 8 alle ore 22 e lunedì 13 giugno dalle ore 7 alle ore 15.

MATERIALI PER GLI ATTIVISTI

REFERENDUM : LA PARTECIPAZIONE POPOLARE CONTRO IL GOVERNO E I POTERI FORTI


L’approvazione al Senato dell’emendamento che sancisce la rinuncia temporanea al nucleare rende evidente la volontà di governo e poteri forti di aprire la guerra ai referendum del prossimo 12-13 giugno.
Diversi interessi convergono in questa direzione e con una chiara strategia.
Dal punto di vista del premier, tutto muove dal panico che una doppia sconfitta popolare –alle elezioni amministrative (Milano in primis) e ai referendum- faccia definitivamente crollare una maggioranza tenuta assieme solo dagli interessi di innumerevoli clan oliati con prebende e posti di potere per garantirne la fedeltà.
Dal punto di vista dei poteri forti -multinazionali, capitale finanziario e lobby territoriali trasversali agli schieramenti politici-  tutto muove dalla consapevolezza che, in particolare con i referendum per l’acqua, le politiche liberiste , per la prima volta dopo decenni, possano essere sconfitte e sanzionate da un voto democratico e popolare, aprendo scenari di modifica dei rapporti di forza culturali e politici nell’intero Paese e di ridiscussione complessiva sull’insostenibilità dell’attuale modello liberista.

Ecco perché, pur utilizzando la sovranità popolare come feticcio ad ogni occasione, questa diventa il peggiore degli incubi quando possa pronunciarsi davvero.
Ma come in ogni disvelamento, con la mossa sul nucleare, il Governo e i poteri forti dimostrano tutta la loro debolezza, dimostrando come il popolo dell’acqua e quello contro il nucleare siano già maggioranza nel Paese, talmente evidente da non poterne accettare il libero confronto e il conseguente voto.

Non sappiamo cosa deciderà la Corte di Cassazione in merito. Sappiamo per certo che da oggi e fino ad allora –intorno alla seconda metà di maggio-  la campagna comunicativa sarà tutta orientata a dire che il referendum sul nucleare non ci sarà, depotenziando l’attenzione dell’opinione pubblica.
Possiamo già prevedere, inoltre, che la strategia non si fermerà qui : già ieri Federutility –la lobby delle SpA che gestiscono il servizio idrico- si è infervorata chiedendo analogo intervento sull’acqua “per impedire due referendum disastrosi”, sapendo su questo di poter contare anche sul consenso di una parte dell’opposizione parlamentare, quella più direttamente legata alle multiutilities delle grandi città.

Il gioco si fa duro e dunque noi dobbiamo “diventare duri mantenendo intatta la nostra tenerezza”.
Da un parte occorre rivendicare i referendum come fine in sé, ovvero come fondamentale espressione della sovranità popolare, tanto più in questa situazione di sostanziale sequestro della democrazia in questo Paese : occorre dire con forza e in tutte le sedi che il diritto delle donne e degli uomini a decidere sulla politica energetica è insopprimibile e non può divenire variabile dipendente dalle tattiche politiche di palazzo.

Dall’altra occorre contare sulla ricchezza –non congelabile da nessun emendamento- dell’esperienza del popolo dell’acqua : quella diffusione reticolare che ha rimesso in moto le energie positive di milioni di donne e uomini che, tutti i giorni e in ogni angolo del Paese, stanno compiendo il più importante processo di autoeducazione popolare degli ultimi decenni, costruendo consapevolezze e intessendo legami sociali, di cui nessun grande mass media parlerà, ma che potrebbero costituire l’elemento decisivo per la vittoria ai referendum.

Contemporaneamente va subito lanciata una campagna per ottenere ora e senza ulteriori tentennamenti ciò che è altrettanto insopprimibile : il diritto all’informazione.
Per questo occorre mobilitarsi subito contro i boicottaggi interni alla Commissione di Vigilanza Rai, che impediscono l’approvazione del regolamento per le trasmissioni televisive, premere su tutte le reti pubbliche e private e sui grandi organi di informazione perché diano adeguata informazione, chiedere ad ogni ente locale di svolgere il proprio ruolo istituzionale favorendo l’informazione e la partecipazione dei cittadini.

Vogliono pregustare la torta di 60 miliardi del business dell’acqua, a noi il compito di rendergli evidente che l’acqua ha un legittimo impedimento : è nostra.

Marco Bersani
Attac Italia – Forum italiano dei movimenti per l’acqua

16.4.11

Sabato 16 aprile cena sociale a Lavis



Comitato 2 Sì per l'acqua bene comune presenta:

Sabato 16 aprile ore 20.00 Sala polifunzionale di Lavis (Via Mazzini)

Cena sociale

Sostieni la campagna referendaria per l'acqua bene comune!


Dalle 19.00 aperitivo

Ore 20.00 cena
Menù:
Tartine miste
Minestra de Pizòl
Maiale al latte
(Per vegetariani: verdure cotte e crude con formaggio)
Dolci assortiti

Costo cena: 15 euro

Prenotazioni: 3476036196 - yabastatrento@gmail.com

12-13 giugno: Vota 2 sì per l'acqua bene comune e Sì per fermare il nucleare
www.referendumacqua.it - www.acquabenecomunetrento.blogspot.com

13.4.11

Rassegna stampa:La grande marcia per l’acqua

di Luca Marognoli
Fonte: il Trentino del 11.04.2011

TRENTO. Una grande marcia per l’acqua, dalle valli alla città, seguendo il corso dei fiumi. Cinque giorni di pellegrinaggio laico ma a suo modo spirituale, nel nome di un bene comune che è simbolo della vita, sorto dalla mobilitazione dei comitati referendari delle valli di Non e Sole, tra i più attivi ed eterogenei del Trentino.
Tutti in cammino, come sulla via di Santiago, dalle casalinghe ai sindaci.

Nei giorni scorsi si è aggiunto, in corsa, il neonato comitato della Piana Rotaliana, che ha portato gli organizzatori a tre. Decine di persone si daranno appuntamento mercoledì primo di giugno a Cogolo di Peio, per intraprendere una simbolica discesa a valle che le porterà domenica 5 nel capoluogo, dopo avere costeggiato il Noce e poi l’Adige. Ma anche gli altri comitati trentini - spiega la portavoce provinciale dei referendari, Francesca Caprini - «hanno espresso l’intenzione di fare una piccola marcia, più limitata ma altrettanto simbolica, per trovarsi tutti assieme a Trento».
Un movimento nato dal basso, quello per la difesa dell’acqua pubblica contro ogni tipo di speculazione economica. E che proprio per questo è trasversale alle classi sociali e alla politica. I responsabili dei tre comitati sono, per la Val di Non, Gianco Zueneli, ex insegnante ora direttore di un istituto socio-educativo (La casa degli scoiattoli di Cles) e referente della Casa della sinistra e degli ecologisti di Cles; per la Val di Sole, Sandro Manino, impiegato di banca; per la Rotaliana, Carlo Venturini, geometra. «Tra di noi ci sono docenti universitari, contadini, operai e tante casalinghe», dice Zueneli. «Una cosa che mi ha colpito fortemente l’anno scorso, durante la raccolta di firme, è che non dovevamo andare noi a cercare i cittadini, ma che erano loro a cercare noi. C’è tuttora una continua domanda di incontri e informazioni. Alcuni consigli comunali hanno addirittura immesso nello statuto il principio di tutela dell’acqua bene comune».
Non solo: nella serata di sabato, alla costituente ecologista dei Verdi, è stato esteso l’invito a partecipare all’evento di giugno a tutti i gruppi e le persone che condividono la stessa sensibilità di tutela ambientale. La marcia vedrà la benedizione di Berito Kuwaria, capo spirituale del popolo U’wa, i “Guardiani della Terra” colombiani che lottano per la difesa del patrimonio naturale andino. «Questa iniziativa fa diventare un po’ indigeni anche noi», dice Caprini, che è anche fondatrice dell’associazione Yaku, impegnata in attività di cooperazione internazionale sull’acqua. «I colombiani marciano lungo i loro fiumi: è una specie di rituale per dare protezione e riceverne. Ma l’idea di fare una cosa simile qui da noi è nata spontaneamente nelle valli di Non e Sole».
Acqua come comunione, che unifica per davvero - verrebbe da dire con un sorriso - se riesce a far andare d’accordo nonesi e solandri. Ma le coincidenze vanno oltre le battute. «Quando siamo andati in Colombia ad incontrare questa popolazione, l’anno scorso, una delle prime cose che ci hanno detto è stata: privatizzereste vostra madre? Tornati qui, abbiamo scoperto che la frase più forte di padre Alex Zanotelli, diventata il suo vessillo, era: ma voi vendereste vostra madre? Se un prete cattolico e uno sciamano analfabeta delle Ande parlano la stessa lingua vuol dire che c’è un messaggio che viene dal cuore».

-
Uniti nel nome dell’acqua. Sono le valli di Non e Sole il motore di questa iniziati- va che rischia di contagiare tutte le valli del Trentino. Gianco Zueneli è il referente del Co- mitato referendario noneso.
Zueneli, dove nasce l’idea della marcia?
E’ nata un paio di settimane fa mentre si stava costituendo il comitato Acqua bene comune Val di Sole. C’eravamo anche noi della Val di Non ed è partita questa idea. Poi si è aggiunto il costituendo comitato della Rotaliana.
Come mai nelle valli di Non e Sole c’è questa sensibilità particolare verso il refe- rendum: “colpa” del fatto che nascete con l’inprinting di sorgenti e torrenti?
Già l’anno scorso abbiamo raccolto 1.100 firme solo in Val di Non, che era il primo nato dei tre comitati. Poi abbiamo fatto un paio di iniziative: ricordo una serata molto bella con padre Zanotelli, alla quale parteciparono Francesca Caprini e Gianfranco Poliandri, del comitato provinciale, oltre al sindaco di Cles Maria Pia Flaim.
Come spiega un simile attivismo valligiano?
Con il fatto che abbiamo diversi movimenti che si occupano di ambiente: il Comitato per la salute Val di Non, l’associazione Alta Val di Non - Futuro sostenibile, la Pangea di Cles, la Casa della sinistra e degli ecologisti, l’associazione Mario Pasi, il gruppo consiliare in Comunità di valle Salute ambiente economia e poi il Comune di Tassullo, che ha aderito al Comitato acqua bene comune. Anche stasera (ieri, ndr) facciamo uno spettacolo, Acquamana, sulla difesa delle risorse idriche.
Le altre valli saranno comunque presen-ti con delle marce più brevi. L’acqua è un bene comune che accomuna...
Bello questo slogan. E’ vero: noi abbiamo proposto che le Giudicarie lungo il Sarca, la Val di Cembra lungo il Fersina e tutte le altre valli partecipino. E sono molto interessate.
Parliamo dell’organizzazione nel concreto: dove farete sosta?
Il primo giugno c’è l’incontro per la presentazione a Cogolo. Comprendiamo che non tutti se la sentiranno di marciare per 15-20 chilometri il giorno. L’importante è la partenza, che si organizzerà attorno a una fontana o a un altro luogo simbolo, ma lo stesso varrà per la sosta e, in particolare, per l’arrivo. Individueremo dei referenti nei paesi per intercettare quanta più partecipazione possibile. L’obiettivo è raggiungere il quorum: 25 milioni di persone in tutta Italia. E non è poco. (l.m.)
-

Luca Marognoli

10.4.11

Campagna di autofinanziamento: le quote trentine

Di seguito tutte le associazioni /comitati/ partiti trentini che hanno aderito formalmente al Comitato Trentino referendario "2 SI' per l'Acqua Bene Comune".

A ognuno di loro è stato chiesto di contribuire alla campagna di autofinanziamento per il referendum per il raggiungimento della quota trentina di 18.000 euro.



8.4.11

ABC delle Giudicarie on line

Ciao amici e amiche dei vari comitati del Trentino!

vi scrivo per segnalarvi che, come Comitato ABC delle Giudicarie, abbiamo oltrepassato le frontiere del web e siamo sbarcati in internet! Trovate tutte le iniziative promosse e qualche altro materiale all'indirizzo www.acquabenecomune.giudicarie.com
L'avventura sul web è iniziata da poco, pertanto per il momento sono pubblicate solo le cose essenziali, un po' alla volta cercheremo di arricchire questo spazio con molto altro!
Stiamo facendo un lavoro d'equipe, a più mani,... pertanto se anche qualcuno di voi vuole segnalarci materiale che riterrebbe importante fosse pubblicato, indicazioni, suggerimenti,... scriveteci!

Per far conoscere le iniziative e coinvolgere cittadini e cittadine della valle abbiamo inoltre creato un gruppo in facebook: "Comitato Acqua Bene Comune Valli Giudicarie". Vi invitiamo ad entrare a farne parte, a pubblicarvi le vostre riflessioni, a segnalare articoli e iniziative, a commentare quanto viene scritto, ...

La rete può essere un modo per farci rimanere in contatto e per far circolare informazioni e proposte!
Anna

3.4.11

Domenica 3 aprile: una giornata per l'acqua

COMUNICATO STAMPA

Una giornata per l’acqua: domenica 3 aprile a Trento presso il Cso Bruno, giochi, musica, laboratori per bambini, cena e teatro, per sostenere la campagna “2sì per l’acqua bene comune”per il referendum del prossimo 12 giugno.

Arte, creatività, volontariato, confronto, sensibilizzazione, allegria, socialità. Le tante facce della politica così come la intendiamo noi. Perché si scrive acqua ma si legge democrazia.


Il prossimo 3 aprile si prospetta non solo una domenica all’insegna del sole, ma anche …dell’acqua! No, niente pioggia, se il meteo trentino non c’inganna, il tempo terrà bene. Il Centro Sociale Bruno e le tante e diverse realtà che fanno parte del Comitato Promotore trentino “2Sì per l’acqua bene comune” hanno organizzato una domenica diversa, incentrata sull’acqua e la sua difesa come bene che deve rimanere a disposizione di tutti attraverso il prossimo referendum di giugno. Esaltando la sua capacità di aggregare e farci divertire. Perché l’acqua, “trasparente e in movimento”, è anche e soprattutto, vita ed allegria. Così come hanno dimostrato anche le oltre 300.000 persone che domenica 26 marzo si sono date appuntamento a Roma da tutta Italia (pullman anche dal Trentino), per la Manifestazione Nazionale per i referendum.

E allora si parte alle 15.30 con i laboratori sull’acqua per i più piccoli, si prosegue con la “Jam Sassion fluida” fino all’ora di cena, e dopo panini, bibite e piatti alla griglia, lo spettacolo “Aquamana” che la compagnia teatrale trentino-laziale di Michele Trotter ha scritto ad hoc per il referendum per la ripubblicizzazione dei servizi idrici, e che mette a disposizione della campagna referendaria.

Due parole sulla succosa parte musicale: hanno deciso di offrire le proprie note a sostegno della campagna di autofinanziamento del referendum alcuni fra i nomi più noti del panorama pop, jazz e folk del Trentino. Parliamo ad esempio di Renato Labalestra, chitarrista di gruppi come Radio Ottanta ed Articolo 3ntino, e che domenica sarà in campo con la formazione dei 4ward! (con Pietro Cappelletti al basso e l’incantevole voce di Monica Broseghini). Ci sarà il jazz di Roberto Zecchinelli, da tempo parte della ristretta cerchia dei bassisti jazz italiani orgogliosamente legati allo strumento elettrico, e che fra gli altri ha suonato con Stefano Battaglia, "Blue" Lou Marini, Maria Schneider, Francesco Bearzatti, Gianluca Petrella e molti altri. Note etnofolk arriveranno invece dal Mundo Afora, che nella particolare crasi delle sonorità di Europa, America latina ed Africa ci riporteranno alle note più viscerali, che appartengono proprio all’acqua come simbolo ancestrale. Tutti artisti che assieme ad altri, non si sono fatti pregare per venire a suonare gratuitamente per la causa dell’acqua bene comune.


Il Comitato trentino “2sì per l’acqua bene comune” è una piattaforma ampia che include soggetti “dalle parrocchie ai centri sociali”, passando per i tanti comitati “Acqua Bene Comune” sorti spontaneamente su tutto il territorio (ormai completamente mappato). Assieme al centro sociale della nostra città, altro spazio aperto e creativo, è impegnato nella ricerca di fondi per il referendum dei prossimi 12 e 13 giugno. E’ un altro tratto distintivo di questo referendum, che si autofinanzia, non dipende da soggetti politici, e propone anche il meccanismo del prestito e del rimborso (per maggiori info a riguardo: acquabenecomune.org).

Una domenica diversa, all’insegna dell’impegno dell’informazione, dell’allegria. E che darà una gran mano a questa battaglia di civiltà.


Info: acquabenecomunetrento.blogspot.com

Trento - Domenica 3 aprile: Giornata pro referendum per l'acqua. Laboratori per bambini, jam session, cena e teatro




Domenica 3 aprile - Cso Bruno, via Dogana 1 - Trento
in collaborazione con il Comitato referendario "2 Sì per l'acqua bene comune"

Giornata pro referendum per l'acqua bene comune.
Fuori i profitti dall'acqua, fuori l'acqua dal mercato

laboratori e merenda per grandi e piccini- jam session fluida - spettacolo teatrale AcqumanA - bibite & panini e/o piatti

L'intero ricavato sarà destinato alle spese per la campagna referendaria


* ore 15.30 Laboratorio acquatico "Impariamo a conoscere l'acqua"
Giochi ed esperimenti per bambini dai 5 anni in su

Merenda genuina clandestina, a cura del G.A.P. del Bruno


* ore 17.00 Jam Session live "l'acqua è di tutt@"

con il jazz di Roberto Zecchinelli e compagni
l'etno pop dei Mundo Afora
la musica dei 4ward!
e tanti altri...


* dalle ore 19.00 Cena: piatti e panini con tosella, luganega, braciole e contorni


* ore 21.00 spettacolo teatrale AcqumanA

Produzione: Exayroad/Ombrenelmondo
Regia: Michele Trotter, Testo: Pisana Cersosimo, Michele Trotter

L'acqua è da sempre elemento fondamentale nella vita dell'essere umano e da sempre il dominio su di essa ha dato origine a stati di tensione economica e sociale. Tuttavia è solo con la spinta del mercato neoliberista che – dopo aver fatto tabula rasa di qualsiasi legame tra uomo e natura – anche l'acqua esce dalla sfera sociale per entrare di fatto nell'ampia sfera di influenza economica. La fonte di vita primaria per gli esseri umani diviene così una qualsiasi merce soggetta alla “non legge” del mercato, secondo la quale può essere utilizzata a proprio piacimento purché tale utilizzo sia mirato a ottenere la massima resa con la minima spesa. Praticamente una legittimazione a danneggiare le persone e l'ambiente che le circonda, “tanto – comunque vada – il costo del danno non sarà mai pagato da chi l'ha commesso”.

Info: