30.11.10

Rassegna stampa verso il 4 dicembre


L'acqua è un bene comune che va sottratto alla brutale mercificazione. Sull'onda di questo motto sabato 4 dicembre anche a Trento, come nel resto d'Italia, scenderanno in piazza associazioni, partiti politici, sindacati e semplici cittadini per unirsi assieme in una fiaccolata in difesa d'acqua. L'iniziativa, promossa dal Forum italiano dei movimenti dell'acqua, si terrà in un momento molto importante, proprio nei giorni in cui si svolge il summit Onu sul clima a Cancun in Messico che durerà fino al 10 dicembre. «Vogliamo - ha spiegato Francesca Caprini del comitato Trentino Acqua Bene Comune - sensibilizzare i cittadini su un pericolo reale, quello di una privatizzazione dell'acqua devastante per tutti noi. A livello nazionale stiamo portando avanti un referendum bloccare il decreto Ronchi e rendere pubblica nuovamente l'acqua». In Trentino, per il referendum, sono state raccolte 11 mila firme contro il decreto Ronchi che apre in via definitiva ai privati le società di gestione del servizio idrico diminuendo al contempo la quota di partecipazione pubblica che passerà dall'attuale 51% al 30% entro il 2015. Anche il Trentino non è comunque estraneo al pericolo di una privatizzazione del sistema idrico pubblico. «Nel nostro territorio - spiega Caprini - la privatizzazione è realtà basta vedere Dolomiti Reti che è una spa e al suo interno ha un'altra società quotata in borsa l'A2A. Privatizzando si cerca di diffondere il messaggio che è l'unico sistema per "salvare il salvabile" ma in questo modo si arriverà solo a far sottostare un bene comune importante a logiche prettamente economiche». Ad essere criticati sono però anche due punti della dinanziaria provinciale che derivano dalla cosiddetta «proposta Gilmozzi» che - spiegano i promotori del Comitato «Acqua Bene Comune» - vorrebbe riattivata la legge provinciale 6 del 2004 sui servizi pubblici locali e la modifica nell'ottica di una radicale privatizzazione, in particolare dei servizi idrici. Questa proposta sarebbe stata trasferita lo scorso 29 ottobre negli articoli 22 e 23 della Legge finanziaria 2011 della Provincia di Trento blindando di fatto una discussione sull'acqua in Trentino, che pure ha detto la sua con le 11.000 firme raccolte pro referendum.«Se ci fosse l'approvazione di questi punti - spiega Ezio Casagranda della Filcam Cgil del Trentino che ha aderito alla fiaccolata di sabato - significa che i Comuni potranno privatizzare l'acqua e fare, nel caso serva per coprire i tagli, solo cassa». A smuoversi per l'iniziativa moltissime associazioni - Yaku, TrentoAttiva, Centro Sociale Bruno, Collettivo Studentesco, Yabasta e molte altre -, oltre ai partiti politici. Un appoggio è arrivato da Rifondazione Comunista per voce di Francesco Porta che ha condannato la volontà di mercificare l'ambiente e di vincolare i servizi di prima utilità al profitto. In piazza ci sarà anche Sinistra Ecologia Libertà del Trentino per chiedere con forza il ritiro degli articoli 22 e 23 del disegno di legge finanziaria provinciale giudicati inaccettabili.

di Giuseppe Fin, fonte l'Adige di mercoledì 1.12.2010

28.11.10

Conferenza stampa: una fiaccolata per fare luce sull'acqua e per la difesa dei beni comuni

UNA FIACCOLATA PER FARE LUCE SULL’ACQUA

A Trento il 4 dicembre.

Conferenza stampa di lancio martedì 30 NOVEMBRE ore 11.00 a Trento in Via Belenzani presso Palazzo Geremia

Sabato 4 dicembre una fiaccolata cittadina attraverserà le vie del centro di Trento. Partendo da Via Belenzani alle ore 17.00, toccherà simbolicamente le fontane della città. Musica e distribuzione di materiale informativo per rendere partecipe la cittadinanza delle tematiche importanti di cui si sta discutendo nel mondo: dal Messico con il COP16 di Cancun, fino al Trentino e a tante città d’Italia. La difesa dell’acqua, dell’aria della terra attraverso la proposizione di alternative sostenibili.

ANCHE IN TRENTINO DICIAMO CHE SI DEVE CAMBIARE IL SISTEMA, NON IL CLIMA!

Una manifestazione promossa dai comitati trentini Acqua Bene Comune, allargata ai movimenti, alle forze politiche e alle associazioni impegnate nella salvaguardia del territorio. Con la partecipazione di giocolieri, musicisti e artisti trentini.

UNA FIACCOLATA PER UNIRE LE NOSTRE VOCI AD UN MOVIMENTO GLOBALE

In contemporanea con le iniziative che in Italia e nel mondo lo stesso giorno simbolicamente vorranno dare il loro contributo ai lavori del controforum per il COP 16 a Cancun in Messico sui cambiamenti climatici.

UNA FIACCOLATA PER FARE LUCE SULL’ACQUA IN ITALIA

In appoggio alla moratoria contro il “Decreto Ronchi”. Per lo svolgimento dei referendum per l’acqua pubblica nel 2011. Per il lancio della campagna di autofinanziamento in appoggio al cammino referendario.

UNA FIACCOLATA PER FARE LUCE SULL’ACQUA IN TRENTINO

Una fiaccolata che a livello locale vuole fare luce sull’acqua e sulla cosiddetta “proposta Gilmozzi”. Trasformata in due punti della prossima finanziaria provinciale, non convince nessuno. Né i cittadini che vogliono una gestione delle risorse idriche locali che sia pubblica, partecipata e chiara. Né gli stessi sostenitori politici della proposta, che in differenti incontri pubblici ne hanno parlato come di una soluzione dell’ultima ora per “salvare il salvabile” dell’acqua trentina, che rischia la privatizzazione attraverso l’applicazione della legge nazionale.

VERSO UNA TRASFORMAZIONE PROFONDA DELLA SOCIETA’, CHE METTA AL CENTRO I BENI COMUNI E LA GIUSTIZIA SOCIALE ED AMBIENTALE

“Salvare il salvabile” e nel contempo appoggiare le S.P.A. “trentine” non sono scelte politiche in direzione del principio “acqua bene comune”. Considerare l’acqua non come una merce e la sua gestione partecipata come un fondamento della democrazia e di una società responsabile, non è ideologia. Sono principi frutto di un lungo cammino di lotta, di studio, di analisi, di confronti, portato avanti dalla gente, che sta pagando a caro prezzo la privatizzazione delle proprie risorse. Scelte non chiare, non possono essere accettabili. Per questo, con le fiaccole, camminando nel cuore della nostra città, chiederemo il ritiro della proposta Gilmozzi e l’apertura di un dialogo franco e sereno con la società civile, su queste tematiche.

Chiederemo politiche più coraggiose in difesa del territorio trentino, contro le politiche delle “grandi opere” inutili e dannose. Contro l’agricoltura insostenibile e nociva.

Sosterremo un nuovo statuto dei beni comuni, creato dalle esperienze di lotta e di partecipazione attiva che in ogni angolo del Trentino stanno immaginando e costruendo un’alternativa a questo dissennato sviluppo.

Ci uniremo a coloro che a Cancun chiedono un cambio di rotta delle politiche mondiali per contrastare davvero i cambiamenti climatici. E a livello italiano, appoggeremo la richiesta di moratoria e lo svolgimento dei referendum nel 2011.

PER QUESTO SIETE GENTILMENTE INVITATI A PRESENZIARE ALLA CONFERENZA STAMPA INDETTA PER MARTEDì MATTINA ALLE ORE 11.OO A TRENTO PRESSO PALAZZO GEREMIA, IN VIA BELENZANI

Trento, 28 novembre 2010

Il comitato organizzatore del 4 dicembre

la locandina dell'evento la trovate a questo link:

24.11.10

Report assemblea pubblica verso il 4 dicembre


REPORT ASSEMBLEA PUBBLICA VERSO IL 4 DICEMBRE
prossima assemblea giovedì 25 novembre ore 20.30 al CSA Bruno

Trento, Piedicastello - 16 novembre 2010


All’assemblea pubblica promossa dal Comitato ABC Trento erano Comitato Acqua Bene Comune Trento, Giudicarie, Ya Basta, CSA Bruno, Yaku, Mamme Bionike, SEL, Filcam – Cgil, rappresentanti di forze sociali e politiche del Trentino, studenti, cittadini.


L’incontro rientra nell’ambito delle manifestazioni promosse dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua in occasione della mobilitazione mondiale in connessione col COP16 di Cancun, Messico.

Il 4 dicembre, giornata indetta per la difesa dell’acqua come bene comune, contro le privatizzazioni in atto e per il lancio della moratoria contro l’applicazione della Legge Ronchi a fine 2010, in Trentino assume caratteristiche di inclusione a tutti i movimenti, comitati e vertenze, che in Trentino si stanno battendo per la difesa dei beni comuni e l’integrità del territorio.

Si è condivisa la scelta di una grande fiaccolata cittadina, che parta nel pomeriggio del 4 dicembre ed attraversi il centro cittadino.

- Parlare agli 11.000 firmatari trentini che hanno appoggiato i tre quesiti referendari per l’acqua pubblica in primavera;

- sottolineare l’importanza di una moratoria contro l’applicazione di una legge che contrasta con la volontà espressa da un milione e mezzo di cittadini italiani;

- esprimere il rifiuto dell’eventuale slittamento del referendum in caso di elezioni anticicpate

- uscire dal localismo per agganciarsi al grido “Cambiare il sistema e non il clima!” che da Cancun al Trentino vuole contrastare dal basso e veramente, la crisi ecologica ed ambientale che stiamo vivendo, dovuta a logiche miopi e votate al profitto e allo sfruttamento di persone e territorio

- In Trentino: ritiro della “proposta Gilmozzi” sui servizi idrici, espressi negli articoli 22 e 23 del DDL Finanziaria 2011

- chiamata anche a tutti i comitati trentini in difesa di acqua, aria e terra

- per uno statuto dei beni comuni in Trentino

PER UNIRCI IN UNA UNICA VOCE CHE VUOLE UN TERRITORIO SOSTENIBILE E NON ISOLATO PER NON LIMITARCI A TANTI “NO” MA PER COSTRUIRE ASSIEME LA NOSTRA ALTERNATIVA DEMOCRATICA, SOSTENIBILE, ETICA

Questi i cardini attorno a cui si è decisa l’elaborazione del messaggio che si vorrà veicolare durante il 4 dicembre

Si è deciso:

- di chiedere l’agibilità per passare attraverso il centro di Trento

- creare momenti per il volantinaggio:
> 20 nov. Cena NOTAV Lavis
> I due giovedì del mercato (25 nov. e 2 dic.) per i quali si chiederà l’occupazione suolo pubblico (Yaku) in zona Piazza Duomo
> Incontro-conferenza con Glmozzi, il 23 sera a Tione
> I due sabati del mercato contadino (20 nov e 27 nov)
> La cena di autofinanziamento, il prossimo 27 nov al CSA Bruno

E singolarmente, tutti i luoghi e i momenti che le varie persone/comitati riterranno
- di preparare una conferenza stampa “coreografica” per il primo dicembre
- di coinvolgere giocolieri, muiscisti e artisti vari che ravviveranno la fiaccolata, che vuole anche contrastare con allegria e intelligenza, lo shopping natalizio che sabato 4 già avrà raggiunto i noti picchi di frenesia..
- di creare una pagina FB “verso il 4 dicembre”
- di creare volantini e manifesti, con un messaggio più ampio e non esclusivamente rivolto al movimento per l’acqua

La prossima assemblea, si spera sempre più ampia, sarà giovedì 25 novembre, ore 20.30 al CSA Bruno


Trento,
21 novembre ’10

18.11.10

Martedì 23 novembre a Tione: Quali prospettive per la gestione dell'acqua in Trentino?


Parte da Tione il confronto sul futuro dell'acqua in Trentino.
Non è un caso che sia Tione il luogo prescelto per un dibattito pubblico alla presenza dell'assessore Gilmozzi - proponente di due articoli (il 22 e 23) inseriti nelle finanziaria della PAT del 2011 - che ufficialmente vorrebbe arginare l’applicazione nel nostro territorio della Legge Ronchi (parte della quale entrerà in vigore già con la fine di quest’anno) ma che in realtà, avvallando forme di Spa miste o a totale capitale pubblico, accelererebbe la privatizzazione dei servizio idrici in Trentino.
A Tione infatti resiste l'unica Azienda Speciale presente in Trentino, un soggetto pubblico legato all’ente territoriale di riferimento cui spetta il potere di direttiva e di vigilanza (indicazione di obiettivi, approvazione dei programmi, nomina degli organi, approvazione delle tariffe). In altre parole l’Azienda Speciale - se riempita costantemente dalla partecipazione dei cittadini – può essere considerata un’entità per la “pratica del comune” e perciò è molto diversa dalle società di capitali che Gilmozzi vorrebbe veder nascere. Queste, anche se di proprietà al 100% degli enti locali, sono soggetti formalmente privati, operano secondo le regole del diritto societario, hanno l’obbligo di ricercare profitti di mercato, non ammettono controlli politici ed amministrativi sul proprio operato, fanno partecipare i rappresentanti degli enti pubblici alla vita societaria solo attraverso le inefficaci presenze nei consigli di amministrazione.
Di tutto questo e in preparazione della mobilitazione del 4 dicembre si disctuerà dalle 20.30 alla Sala delle Comunità di Valle di Tione.

16.11.10

Martedì 16 novembre: assemblea pubblica per preparare la mobilitazione del 4 dicembre


I “Comitati trentini per l’acqua bene comune” promuovono un’assemblea il 16 novembre alle 20, Sala circoscrizione TN centro, via Verruca 1 (Piedicastello) per organizzare a Trento - con le proprie specificità - la giornata di mobilitazione del 4 dicembre 2010 per la moratoria delle norme di privatizzazione dei servizi idrici e per la contestazione contro il vertice dell’ONU a Cancun (Messico) sui cambiamenti climatici.


IL TRENTINO VERSO IL REFERENDUM SULL’ACQUA NEL 2011.
MORATORIA SUBITO SULLE NORME STATALI DI PRIVATIZZAZIONE.
NELLA PROVINCIA DI TRENTO: RITIRO IMMEDIATO DEGLI ARTICOLI 22 E 23 DEL DDL FINANZIARIA 2011 E RIPUBBLICIZZAZIONE SUBITO DEI SERVIZI IDRICI.


Oltre un milione e quattrocentomila donne e uomini di questo Paese hanno firmato i tre quesiti referendari promossi dal Forum italiano dei Movimenti per l’acqua e da una grandissima coalizione sociale raccolta nel Comitato Promotore.

Hanno posto la loro firma perché hanno capito che la battaglia per l’acqua pubblica è una battaglia di civiltà, per la tutela e l’accesso universale ad un bene comune. Concetti incompatibili con ogni forma di privatizzazione e di consegna al mercato di un bene essenziale alla vita.

Con la loro firma, quelle donne e quegli uomini hanno posto in discussione tutta la normativa attualmente vigente in tema di gestione del servizio idrico, a partire dal “decreto Ronchi” che ne vuole rendere definitiva la privatizzazione.

Le donne e gli uomini che hanno firmato in Trentino lo hanno fatto perché sanno che anche in questa Provincia bisogna resistere alla privatizzazione del ciclo dell’acqua che avanza silenziosamente. Una privatizzazione che non è stata finora capace di eliminare le regole che qui ancora ammettono le gestioni comunali in economia e le aziende di diritto pubblico ma che ormai produce quasi la metà dei servizi idrici civili attraverso le SpA a capitale misto pubblico-privato o a capitale totalmente pubblico. Una privatizzazione che ora vuole crescere e mettere in crisi le gestioni controllate dai cittadini.

Un’intenzione già formalizzata in due articoli del DDL “Finanziaria 2011”: intervento normativo che nasce con la motivazione propagandistica di confermare - di fronte alle norme statali del 2009 - le tante gestioni comunali in economia e l’unica azienda speciale operanti in Trentino (che sono già tutelate dalla vigente normativa dell’autonomia speciale); ma che nella sostanza legittima quelle norme statali che finge di contrastare, ne raccoglie la spinta privatizzatrice, definisce indirettamente i servizi pubblici locali come servizi di interesse economico, sottrae fondi alle gestioni dal basso, stabilisce che anche in questa Provincia nelle SpA miste il socio privato deve detenere almeno il 40% del capitale sociale ed in questo modo elimina il vincolo storico del 1993 secondo cui qui in questo tipo di SpA deve essere garantita “influenza dominante pubblica locale”.

Di fronte alla privatizzazione che avanza, cercando persino di anticipare i tempi stabiliti dal Parlamento, appoggiamo anche dal Trentino la richiesta di immediata approvazione, comunque entro il 31.12.2010, di un provvedimento nazionale di MORATORIA sia sulle scadenze previste dall’art. 23 bis della Legge n. 133/2008, e successive modificazioni del 2009, sia sulla Legge 42/2010 che soppresso le Autorità d’Ambito territoriale in cui i Comuni avevano un peso nelle decisioni sulla gestione dei servizi idrici.

E in Trentino pretendiamo il ritiro immediato degli articoli 22 e 23 del DDL “Finanziaria 2011”, l’aumento delle risorse a sostegno delle gestioni comunali in economia e dell’Azienda speciale di Tione, il blocco di tutti i processi decisionali che nelle nuove Comunità di Valle potrebbero dall’inizio del 2011 scegliere “liberamente” forme di gestione privatistica del ciclo dell’acqua.

In tutto il paese e in Trentino chiediamo agli enti locali di procedere verso la ripubblicizzazione del servizio idrico e la sua gestione pubblica e partecipata, di fermare tutte le iniziative che favoriscono l’ingresso dei privati nelle gestioni, l’ulteriore aumento delle loro quote di capitale nelle SpA miste, l’acquisizione da parte loro di quote di SpA totalmente pubbliche.

I referendum per l’acqua del 2011 saranno l’occasione per aprire di nuovo in tutta Italia la discussione sull’acqua bene comune da gestire esclusivamente nell’interesse collettivo. Ovunque nel mondo sono in atto mobilitazioni e conflitti tra chi si batte per la gestione pubblica e partecipata dell’acqua e chi vuole consegnarla ai capitali finanziari delle grandi multinazionali. Ci batteremo anche in Trentino.

La battaglia per l’acqua, per la sua riappropriazione sociale, è di per sè un valore che si inserisce in un orizzonte più vasto: quello della tutela dei diritti e dei beni comuni, della “Madre Terra“ nostra casa comune.

Dal 29 novembre al 10 dicembre 2010 si riunirà a Cancun la 16° COP dove, nell’ambito dell’ONU, i Governi discuteranno su una delle grandi emergenze che il pianeta si trova ad affrontare: quella dei cambiamenti climatici di cui già oggi oltre 600 milioni di esseri umani, soprattutto nel Sud ma sempre più spesso anche nel Nord del mondo, subiscono le conseguenze negative con i disastri ambientali.

Un anno fa a Copenaghen, i governi dei paesi industrializzati decretarono il fallimento del COP 15 per i loro interessi speculativi e di profitto. In quella occasione, a Copenhagen e in tutto il mondo, ci furono grandi manifestazioni per dire “responsabile è il sistema, non il clima”, perché è l’insostenibile modello di sviluppo che domina il mondo a distruggere non solo il presente ma anche le speranze di futuro.

Per questo a Cancun, come nel mondo e in Italia, i movimenti sociali manifesteranno per dire a chiare lettere che se il clima fosse stato una banca sarebbe già stato salvato e che il cambiamento climatico si combatte con la giustizia sociale e ambientale.

Comitati trentini per l’acqua bene comune

4.11.2010

Info:
Acqua Bene Comune

10.11.10

Comunicato stampa in merito all'incontro del 6 novembre


Sabato scorso il seminario a Rovereto “Acqua e profitti in Italia, in Trentino e in Vallagarina”. Un confronto che ha visto i comitati trentini per l’acqua pubblica pretendere una maggiore chiarezza sulle scelte che in Trentino vengono fatte in materia di acqua e servizi idrici. E ribadire la propria ferma contrarietà di fronte ai passaggi della Provincia sulla gestione idrica – la cosiddetta “proposta Gilmozziinserita ora nel DDL “Finanziaria 2011”.



Durante l’incontro è stata lanciata dal Comitato ABC di Trento la manifestazione che il 4 dicembre porterà per le strade di molte città d’Italia e di Trento, i cittadini che sono per l’acqua pubblica e per la difesa del territorio. In connessione con i popoli che a Cancun, in Messico, si troveranno in occasione del COP 16 dell’Onu sul cambio climatico. E per una moratoria contro l’applicazione della Legge Ronchi.


Con Emilio Molinari, storica figura dell’ambientalismo italiano ed autore del bel libro “Salvare l’acqua” [ed. Feltrinelli], sabato scorso a Rovereto si è analizzata la situazione delle gestioni idriche in Italia, con il referendum contro la privatizzazione dell’acqua all’orizzonte e la raccolta delle firme pro referendum – 1 milione e 400 mila firme – alle nostre spalle. L’incontro, organizzato dalla associazione roveretana Nonsoloacqua, ha permesso un confronto – fra gli altri - con il consigliere provinciale Michele Nardelli e il Sindaco di Rovereto Miorandi.


Il Comitato Acqua Bene Comune di Trento, invitato a partecipare – c’era Gianfranco Poliandri, che ha illustrato la situazione dei servizi idrici trentini e le molte criticità della cosiddetta “proposta Gilmozzi” – ha avuto modo di rimarcare la propria posizione in netto contrasto con la soluzione disegnata dalla Provincia di Trento in tema di gestione idrica, che ufficialmente vorrebbe arginare l’applicazione nel nostro territorio della Legge Ronchi (parte della quale entrerà in vigore già con la fine di quest’anno) ed avvallare forme di Spa miste o a totale capitale pubblico.


“Ricorderete che lo scorso 20 agosto 2010 veniva alla luce un disegno di legge a firma dell’assessore all’urbanistica Gilmozzi, che di fatto riattivava la LP n.6/2004 sui servizi pubblici locali e la modificava nell'ottica di una radicale privatizzazione, in particolare dei servizi idrici”, ha spiegato Poliandri, proseguendo: “Il testo di questo DDL Gilmozzi (che non era mai stato formalizzato e depositato) è stato trasferito lo scorso 29 ottobre negli articoli 22 e 23 della Legge finanziaria 2011 della Provincia di Trento (Una analisi del testo dell'ex DDL Gilmozzi la trovate qui), blindando di fatto uno discussione sull’acqua in Trentino, che pure ha detto la sua con le 11.000 firme raccolte pro referendum”.


La “situazione acqua è ancora aperta per la Provincia” , ha spiegato Il consigliere Nardelli.


Da tempo i comitati per l’acqua trentini si chiedono infatti perchè la Provincia di Trento, al pari di altre regioni italiane, non abbia impugnato per incostituzionalità l'art. 23 bis (modificato dall'art. 15 del Decreto Ronchi). Una mancanza di chiarezza che prosegue nella “necessità di uno scorporo dell’acqua da Dolomiti Reti” – così come spiegato sempre da Nardelli - a favore di una SpA totalmente pubblica. Il Comitato ABC di Trento, così come il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, ha invece molto chiaro come l’acqua non sia una merce e non debba essere di conseguenza messa sul mercato in nessuna forma. Società per azioni, pubbliche o private, proseguono nel solco di una visione consumistica di un bene comune, e non permettono il superamento di logiche vecchie, fallimentari e – come sarà a Cancun - osteggiate da popoli e movimenti in ogni parte del mondo.


Il consigliere ha poi – e forse a riprova di ciò - indicato il “referendum per l’acqua pubblica come la via maestra per contrastare la Legge Ronchi sulla privatizzazione dei servizi”.


Durante la conferenza è stata anche presentata la manifestazione dei Comitati per l’Acqua Pubblica che aderiscono alla giornata nazionale “Verso Cancun, per La Giustizia Sociale e Ambientale” il prossimo 4 dicembre, e l’assemblea pubblica cittadina, aperta a tutte le realtà che in questo momento in Trentino si battono per la salvaguardia del territorio e dei beni comuni, il prossimo 16 novembre (ore 20.00 Sala della Verrucca – Piedicastello).


Il 4 dicembre, giornata in cui molte città d’ Italia si connetteranno alla Sedicesima Conferenza delle Parti (COP) sul Cambio Climatico, convocata dalla Conferenza delle Nazioni Unite, il popolo dell’acqua chiederà una moratoria per la Legge Ronchi, legge che entrerà in parte in vigore con la fine del 2010.


Gli 11.000 cittadini trentini che hanno firmato per il referendum, e tutti coloro che in Trentino sentono l’urgenza di un segnale forte per la democrazia e per la difesa del proprio territorio e dell’ambiente, sono invitati a partecipare all’evento e alla sua organizzazione, il 16 novembre, anche per chiedere la revisione immediata degli articoli 22 e 23 del DDL “Finanziaria 2011” nella direzione della ripubblicizzazione dei servizi idrici in Provincia.


Perchè abbiamo dimostrato che di fronte ad una Provincia in panne sulla questione dei servizi idrici locali, o con proposte in contrasto con chi vuole che l’acqua sia un bene comune gestito pubblicamente e attraverso un controllo sociale, i cittadini hanno una alternativa: le gestioni dirette in economia in forma associata o le aziende speciali di diritto pubblico di livello consortile. Che si sta dimostrando in tutta la sua lungimiranza. E che rispecchia un cambio culturale ormai in atto. “Le multinazionali hanno ormai la proprietà dei mezzi di riproduzione umana”, ha concluso Emilio Molinari, ”bisogna ridisegnare la geografia dell’uomo, in difesa dei beni comuni”.


Trento, 8 novembre 2010


Comitato Acqua Bene Comune Trento

8.11.10

Report dell'incontro del 3 novembre


REPORT INCONTRO COMITATO TRENTINO ACQUA BENE COMUNE

mercoledì 3 novembre – Centro Sociale Bruno

Presenti: Yaku, Attac, Comitato ABC Trento, Ya Basta, CSO Bruno, Comitato ABC Albiano e Segonzano, SEL e cittadini trentini

Le urgenze che il popolo dell’acqua si trova ad affrontare, a livello nazionale e locale, hanno spinto alcuni di noi a proporre e condividere una possibile agenda di incontri ed appuntamenti che troveranno nella data del 4 dicembre un momento centrale.

Il 4 dicembre è stata individuata come giornata nazionale di mobilitazione “in difesa dell’acqua e della madre terra”. Si vuole approfittare della concomitanza con l’importante appuntamento del COP 16 di Cancun, Messico (La conferenza mondiale dell’Onu sui cambiamenti climatici), per ampliare il significato delle lotte in difesa dell’acqua e dei beni comuni che anche in Italia vengono coraggiosamente portate avanti da movimenti, associazioni e comitati cittadini.

In ogni parte d’Italia, con manifestazioni, concerti, eventi, faremo sentire la nostra vicinanza alle popolazioni che in ogni parte del mondo si stanno spendendo in difesa dei propri territori, dei beni comuni, dell’ambiente, contro un sistema al collasso al quale vogliamo opporci con alternative possibili. Di più: diremo e ci diremo che non solo siamo vicini, ma facciamo parte di questo popolo globale.

Il 4 dicembre vuole essere anche, a livello nazionale, il lancio della campagna per una moratoria per arginare la Legge Ronchi, che già dal prossimo 31 dicembre entrerebbe in vigore senza prendere atto del milione e mezzo di cittadini italiani che con la raccolta firme per il referendum, ha detto no a questa privatizzazione.

Durante l’incontro di mercoledì si è dunque convenuta l’opportunità di organizzare anche in Trentino un evento per il 4 dicembre, con lo spirito di andare “dal globale al locale” e dello stare “uniti contro la crisi”, aprendosi alle altre realtà che in questo momento nella nostra provincia si stanno battendo in difesa del territorio e dei diritti. Consci che da una crisi strutturale, si può uscire solo con una strategia comune e globale.

In questo, si inseriscono le questioni ancora aperte del movimento per l’acqua pubblica trentino: la cosiddetta “proposta di legge Gilmozzi”, ridotta a due articoli della finanziaria lo scorso 29 ottobre; la modifica degli statuti comunali e di comunità di valle con la dicitura “acqua a non rilevanza economica”.

Si è individuata la data del 16 novembre (Sala via verrucca, 1 – Piedicastello alle ore 20.00) per un’assemblea pubblica ed allargata a tutte le forze in campo, per decidere assieme sulla giornata del 4 dicembre, per la quale si è indirizzati verso una grande fiaccolata cittadina nelle vie del centro, durante la quale richiamare all’attenzione della gente trentina le azioni di contrasto alla Gilmozzi; la battaglia nazionale per la moratoria ed il diritto al voto (l’eventualità della caduta del governo posticiperebbe il referendum).
Ma soprattutto, per rivivere l’atmosfera costuttiva della raccolta firme, parlando proprio quegli 11.000 trentini che in primavera hanno sottoscritto l’appello, perchè diano continuità al percorso che assieme abbiamo iniziato.

Comitato ABC Trento

6.11.10

Non si arresta il processo di privatizzazione dei servizi pubblici locali.

Il testo del DDL Gilmozzi diventa due articoli (22 e 23) del progetto di legge finanziaria del 2011 della Provincia di Trento che accelera la privatizzazione dei servizi pubblici locali, in particolare quella dei servizi idrici.

In questo blog ricorderete che a partire dal 20 agosto 2010 abbiamo commentato e criticato il c.d. DDL Gilmozzi che riattivava la LP n.6/2004 sui servizi pubblici locali e la modificava nell'ottica di una più spinta e radicale privatizzazione (in particolare dei servizi idrici).
Il testo di questo DDL Gilmozzi (che non era mai stato formalizzato e depositato) è stato ora trasferito esattamente con gli stessi termini negli articoli 22 e 23 del DDL provinciale n. 157/2010 "Legge finanziaria 2011".
La minaccia ai servizi idrici del Trentino è dunque formalmente la stessa.
Tuttavia la volontà politica di procedere velocemente sembra dimostrata sia dall'assenza di qualunque modifica tra il 20 agosto ed oggi, sia dal collocamento in un testo ampio che non dovrebbe consentire una discussione specifica approfondita.
L'analisi già proposta del testo dell'ex DDL Gilmozzi vale esattamente per gli articoli 22 e 23 del DDL provinciale n. 157/2010 "Legge finanziaria 2011".
Una riscrittura di questa analisi, a cura di Gianfranco Poliandri del Comitato Acqua Bene Comune aggiornata al 4.11.2010 - con la variazione dei riferimenti dei DDL e poco altro - è ora scaricabile al blog del comitato.

[ Scarica il documento ]

2.11.10

Sabato 6 novembre: Acqua e profitti a Rovereto

Incontro: Acqua & Profitti - sabato 6 novembre 2010

a Rovereto, Sala civica del Brione

Ora: dalle 15.30 fino alle 18.30 circa




Il gruppo Nonsoloacqua di Rovereto promuove un incontro di riflessione, per informarsi, confrontarsi e cercare di capire quali possono essere le conseguenze di un processo di privatizzazione dei servizi idrici.

La presenza di Emilio Molinari sarà di grande aiuto per capire cosa è successo in Italia sulla questione acqua e dove stiamo andando sul tema privatizzazione dei servizi. Ci sarà la presentazione del suo libro 'Salvare l'acqua' edito con Feltrinelli.

Sono previste le seguenti relazioni:

Emilio Molinari
Presidente della sezione italiana del Contratto mondiale dell’acqua e autore del libro 'Salvare l'acqua' Feltrinelli 2010 ) : Il punto sul referendum nazionale

Michele Nardelli
Consigliere provinciale PD : le politiche provinciali in materia di servizi idrici

Gianfranco Poliandri
Comitato Acqua Bene Comune di Trento : la situazione dei servizi idrici in Trentino- una privatizzazione è in corso?

Geremia Gios
professore di economia e sindaco di Vallarsa
I problemi delle amministrazioni nella gestione dei servizi idrici in Trentino


Inoltre hanno assicurato la loro partecipazione

Andrea Miorandi – Sindaco del Comune di Rovereto, Erica Rigotti – Sindaco del Comune di Isera, Aldo Candioli (UIL del Trentino), CGIL del Trentino, le amministrazioni comunali di di Ala, Nogaredo, Besenello...

Adesioni da mandare a trentinoinacqua@gmail.com