9.12.10

Fiaccolata per l’acqua pubblica e per la difesa dei beni comuni

Di Filcams Cgil del Trentino

In contemporanea alla conferenza mondiale dell’ONU sui cambiamenti climatici in corso a Cancun, Messico e nell’ambito dell’iniziativa nazionale promossa dal Forum dei movimenti per l’acqua anche a Trento ieri sono scese in piazza centinaia di persone per partecipare alla fiaccolata per la difesa dell’acqua pubblica e dei beni comuni. Una manifestazione partecipata, colorata che ha visto l’adesione di moltissimi giovani, studenti, lavoratori e semplici cittadini per rivendicare una nuova stagione di democrazia partecipata, per dire che nessuna delega sarà data ai vari governi sui temi dei beni comuni.
Al governo Berlusconi si chiede la sospensione del decreto Ronchi, il rispetto del 1.400.000 cittadini che in pochi mesi hanno posto la loro firma in calce ai tre quesiti referendari e per chiedere l’effettuazione del referendum, da tenersi nella prossima primavera, per consentire il voto popolare su una materia così importante come l’acqua.
Al Governo provinciale si è chiesto il ritiro degli articoli 22 e 23 della finanziaria provinciale che recepiscono le proposta Gilmozzi in materia di privatizzazione dell’acqua e dei beni comuni per permettere una gestione delle risorse idriche locali pubblica, partecipata e chiara.
Infatti la proposta Gilmozzi non convince ne come proposta per “salvare il salvabile” dell’acqua trentina, come sostiene qualche consigliere, ne come strumento per bloccare la privatizzazione prevista della legge nazionale.
Per noi il diritto all’accesso universale e pubblico ai beni comuni per noi risulta incompatibile con ogni forma di privatizzazione e di consegna al mercato di un bene essenziale alla vita come è l’acqua.
La manifestazione di ieri ha detto rivendicato il diritto a poter votare sui quesiti referendari in quanto la lotta contro la privatizzazione dell’acqua non è solo una battaglia di civiltà ma un diritto di ogni cittadino di poter pronunciarsi su una questione importante come l’acqua.
Grande partecipazione degli studenti di sociologia che prima di iniziare la fiaccolata hanno fatto scendere dalla torre di piazza Duomo uno striscione con scritto “abbiamo sete di sapere non privatizzato” che riassume il senso di una lotta comune per la costruzione di uno statuto dei beni comune da difendere e tutelare contro le orde del profitto e della privatizzazione.
Difesa dell’acqua pubblica, di un sapere non privatizzato, dell’ambiente, dei diritti sociale e del lavoro sono incompatibili con un sistema sociale tutto incentrato alla difesa delle grandi speculazioni, del profitto e della distruzione dello stato sociale.
Obiettivi che saranno al centro della manifestazione del 14 dicembre prossimo a Roma dove il movimento “uniti contro la crisi” ha organizzato una manifestazione in concomitanza con la fiducia del governo per dire che questo governo non ha la nostra fiducia e per costruire un mondo diverso e migliore.

La Filcams Cgil del Trentino

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